Poesia Cosmica n.70

Il Tramonto è poesia

Svolgimento:

Sono un poeta, così credevo di essere.
Nessun tramonto mi fa impazzire,
solo tristezza alle cinque della sera.
Non ricordo d’essere stato poeta emotivo
davanti al tramonto come accademia esige:
Se non ti emozioni davanti al tramonto
non sarai mai un poeta vero
! (Chi se ne frega)

L’ora della minestra s’avvicina.

Pelare le acre patate, sfilettare sedani
e verdi cornetti dalle cima in giù,
verdure scure, carote, ampio cavolo e fagioli;
spezzare su occhi d’olio le lacrimevole cipolle,
odorano di sudore come le ragazze rosse,
cosi belle alle cinque della sera spettinate
coi capelli ramati splendenti in controluce
e smeraldi gli occhi su pel di carota;
buffe a vedersi ma carine da infastidire
o per divertimento stuzzicare.

La mia minestra si chiama Claudia
è rossa e bella, mi ama, io… guai per lei.
Tutto il giorno mi rincorre divertita
ma alle cinque della sera: “Claudia dai..
metti su te il minestrone, mi fa schifo lo sai.”
Non so perché, mi fa sentire la morte addosso.

Poi alle ore otto della sera tramontata,
il minestrone sa di un buoooono “mmmmhh”.
“Ruffiano” mi rimprovera ” meriteresti
pane e formaggio come i topi” e sorride,
lei, che sul volto e crini ha ancora
i colori infuocati delle cinque di sera
e di scintille ramate brilla ancora
al lume della candela, immersa
nel lieve odore di cipolla cruda,
d’amore sudata tra limonati baci
e strazi, la mia ragazza innamorata,
rossa infuocata come le 5 della sera.

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