Picasso: Cubismo o Frantumismo? 2/2

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Les Demoiselle d’Avignon di Pablo Picasso 19o6/7

Tornando al Capolavoro Les Demoinselle d’Avignon” dopo aver fatto una analisi politica e storica nel contesto del quale prese forma e luce l’opera, riprendiamo ad analizzare lo “stile” pittorico dell’opera. Osservando l’opera notiamo che stilisticamente di cubistico c’è poco o niente. Le linee sono curve, la profondità è bidimensionale, scarsa è la coloristica. Il quadro si presenta non più come la pittura tradizionale vuole, ma come la nuova grafica moderna esige: essere veloce da eseguire e fumettista. Prima di quel quadro Pablo Picasso ebbe un incontro con Marcel Duchamp allacciando buoni rapporti. Poù avanti Marcel Duchamp prenderà base logistica a Roses in Spagna, nella sua prima residenza estiva spagnola avuta in concessione da Salvador Dalì. Quel nome “Roses” lo accompagnerà per tutta la vita.


Come e dove nasce l’idea del Cubismo?

C’è un altra premessa da sottoporre, ed è che, la politica che intreccia la storia con l’arte ha una radice profonda. Per sradicare il tronco bisogna zappare in profondità.
Come già accennato in un altro articolo, a Picasso l’idea estetica del cubismo pittorico glie la porta Marcel Duchamp suggerendogli il pozzo dove andare ad attingere le idee. Marcel Duchamp incontrò Picasso presso la base logistica degli intellettuali cosmopoliti nella “Sinagoga del sabato sera” in casa Gertrude Stein a Parigi, la quale, su Pablo aveva un forte carisma e simpatia che circuirà. Praticamente Picasso a breve verrà mantenuto di sana pianta da un giro di posta tra i ricchi ebrei americani attraverso i fratelli Stein al fine di mettere in piedi un progetto ambito: Creare il più grande e prestigioso Mercato d’Arte moderna in Francia con base al Salon d’Automne.
L’ambito progetto era d’impinguire il forziere dei cosmopoliti europei attraverso la più accreditata Borsa al mondo in materia d’Arte Moderna. Al mondo non c”era un simile mercato ufficiale, si trattava di metterlo in piedi e legalizzarlo, cosicché la comunità cosmopolita francese attraverso quei contributi economici dei “Fratelli americani”, li avrebbero finalizzati nelle manovre eversive internazionali da realizzarsi sulla spinta imperialista del 26esimo Presidente americano Theodore Roosevelt, progetto per la rivincita e conquista della Russia aggiungendola alla ista delle battaglie e a tutti gli imperi monarchici d’Europa e nel mondo da conquistare. Per Roosevelt la monarchia doveva sparire dalla politica e la Democrazia, sua sostitutiva, avrebbe regnato il mondo. L’interesse dei cosmopoliti per la Democrazia doveva diventare elemento essenziale per camuffare tutte le manovre ombra per la loro espansione e dominio assoluto.

La base logistica Americana in Europea, come in precedenza, fu ancora la Francia giacobina. La Francia, con la ghigliottina aveva dato modo di farsi rispettare nel mondo come crudele ed intrigante, maestra nella manipolazione intellettuale e regina delle parole eversive.

Con la disfatta della Spagna di fine secolo ottocento, le tratte marittime spagnole conquistate dagli americani e i relativi porti annessi finirono di proprietà Usa, Per una politica di convivenza con gli alleati, molte tratte e rotte furono cedute su licenza agli inglesi.

In casa Gertrude Stein Ci fu una bella discussione animata con Pablo Picasso sull’avvenuta sconfitta della Spagna. Picasso lamentava la prepotenza americana e la fame cui furono sottoposti i cittadini spagnoli a causa del ferreo embargo (strangolamento commerciale) sul furto geopolitico delle colonie asiatiche subìto per mano dei “fratelli giudei americani”, Colonieasiatiche che furono cedute per qualche milione di dollari, danaro che la Spagna dovette restituire con gli interessi per la guerra persa. Gertrude Stein, giudea americana pure lei, faceva notare a Picasso che comunque, tutto ciò che è americano – essendo divenuta l’America un potere ebraico – tutto ciò era anche suo perché ebreo, e quindi, in lui si designava – se disponibile al gioco – la figura del futuro Governatore occulto in Spagna in materia d’arte. Pablo Picasso accettò la sfida e il ruolo. Capito il gioco internazionale dei Fratelli di fede fu per lui una scelta audace e sincera.

Infatti, nel 1936 Picasso diverrà Direttore del Muse Prado, carica che dichiarerà non aver mai professato ma profonde tracce sul contrabbando di Arte classica condurranno a lui come le opere classiche di El Greco ed altri artisti classici spagnoli dichiarate distrutte durante la Guerra Civile spagnola 1936/39 e ritrovate casualmente Chicago. Il ruolo di Direttore del Prado, Picasso lo esercitò da sempre in quanto non diede mai le dimissioni da tale carica fino ed oltre la morte. Sull’amministrazione del Prado, Picasso veniva sempre informato di tutto e tempestivamente.

La copertura sulle transizioni dei capitali illeciti legalizzati, doveva avvenire – come in passato – attraverso Banche straniere o private residenti in Francia. Tale Mercato era diretto da agenti delle finanze al servizio del capitalismo internazionale cosmopolita. Gli insospettabili agenti consenzienti sulle transizioni, erano anche titolari, direttori o manipolatori delle correnti artistiche in voga in Francia. I finanziamenti avvenivano come in passato con gli impressionisti (vedi scheda di Monet e Césanne), che attraverso i loro quadri super pagati, importarono nella economia europea gli illeciti finanziamenti americani. In tal modo veniva eluso per mezzo secolo il controllo fiscale da parte del Ministero della Finanze di Francia sull’Arte.

Questa premessa ispettiva ci conduce al vero inventore del modello pittorico “frantumista” presente nel quadro “Les Demoiselle d’Avignon”. La scoperta partirà da una sbadata soffiata involontaria ad opera di Fancis Picabia (ubriaco e drogato come sempre) dandoci una rivelazione sorprendente che ci permetterà di identificare il Superiore che stava ai vertici dell’organizzazione artistica ” Avanguardia” in Francia.

Chi era?

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Isidore Ducasse – Lautreamont

Il nome segreto dell’innominato Leader (poeta), in molti lettori desterà grande sorpresa. Il nome cui Picabia si riferiva era un noto Poeta di fine secolo ottocento che per l’anagrafe francese risultava essere morto. Eppure, tale agente mai morto divenuto “ombra” dirigeva e copriva tutte le malefatte finanziarie delle Avanguardie in Francia. La Talpa, se tale possiamo definirla, era imboscata presso l’Intendenza di Finanza francese, poeta risorto da Francis Picabia spifferandoci il nome del micidiale poeta maledetto Isidore Ducasse conte di Loutreamont compositore dei Canti di Maldoror.
Per l’anagrafe francese il cittadino Isidore Ducasse studente universitario già compositore d’opera, risulta essere figlio di un diplomatico francese di stanza a Montevideo, però il signor Isidore Ducasse, da un certificato medico risultava in Francia, malaticcio e morto improvvisamente di febbre. Un documento medico lo attestava, ma poco si sa su chi fosse il medico firmatario. La famosa prassi che i dirigenti cosmopoliti devono frequentare i primi due anni universitari di medicina rimane ancora oggi un mistero insoluto.

Di Isidore Luciern Ducasse poco si sa su vita e morte, tanto meno dove sia stato sepolto. Per gli studiosi di lettere francesi, storici e bibliografi di Isidore Ducasse, nello studio mancano moltissimi indizi per riuscire a ricreare un profilo preciso del poeta. Tutto ciò che sappiamo di lui, sono solo confidenze avute da un suo ex compagno universitario di studi. Dalla narrazione risulta Ducasse essere un personaggio schivo e riservato, mentre seguendo le sue bibliografia studentesche, Ducasse ci svela essere di origine ebrea e lo ammette lui stesso quando dichiara che nella sua università i testi dovevano essere tradotti prima in greco poi in aramaico. Da qui si può risalire sul modello di conduzione universitaria e chi poteva accedere o no alla “prestigiosa” Università Sorbona.

Sempre dalle confidenze dell’amico universitario, pare Ducasse non avesse mai avuto amori e quindi figli, ma da un indagine fisiognomica ci troveremo davanti ad una sorpresa che impegnerà i futuri bibliografi sulla ricostruzione familiare e dinastia di Isidore Ducasse.
Pare abbia avuto una figlia fatta adottare in America. Trattasi di una nota spia americana anche lei pervenuta in Europa per “servizi” americani in Francia ed infine punita con l’esproprio totale dei beni personali (quadri e capitali) per ragioni non poco chiare ad opera degli eredi della convivente Gertrude Stein. (controspionaggio scoperto?). Il comportamento spionistico di Alice B. Toklas in Francia si rivelerà importantissimo per le nostre indagini.

Alice Babet Toklas

A questo punto possiamo dedurre che: un “agente ombra” cosmopolita scoperto, dichiarandosi ebreo e quindi senza Patria – deresponsabilizza la nazione dove opera da tutti i mal servizi resi a Stati terzi. Tali servizi, una volta vincitori, se letti al contrario diventano azioni di alto pregio spionistico meritevoli di spregiudicato valore eroico e coraggio. Tali azioni apporteranno grande onore alla sua congrega religiosa (Famiglia) od etnia d’appartenenza come anche un gran rancore negli sconfitti rimasti beffati nel dare fiducia ai traditori per mestiere; da qui il silenzio tombale fino alla morte e oltre delle spie per evitare rappresaglie popolari per le gabelle ricevute.

Confessava Francis Picabia: ” Il vecchio Loutreamont è imboscato nel Ministero della Finanza” . Tale dichiarazione resuscita un morto mai morto. A questo punto, svelato il segreto, la Storia dell’Arte sulle Avanguardie ha bisogno di uno “STOP!” e cominciare a riflettere diversamente. E il nostro Picasso cosa centra in tutto ciò? Centra, Centra perché quella invenzione o tecnica o stile figurativo è pertinente a Lautreamont.


Scheda del poeta Lautrèamont:
https://it.wikipedia.org/wiki/Lautr%C3%A9amont

Isidore Ducasse Conte di Lautreamont era il Rasputin dell’impero cosmopolita d’Europa. Il suo potere si estese grazie alla diffusione di ottima cocaina a tutti i dirigenti “eletti” nel mondo, rendendoli a lui “dipendenti”. Il suo prodotto era sempre eccellente, puro. Lautreamont come Charles Baudelaire, sperimentò su di se le droghe più potenti dell’epoca (peyote compreso) descrivendo nei suo canti gli effetti collaterali subiti nella psiche per scoprire se ci fosse un Dio oltre l’Io o se ambedue erano lo stesso soggetto.

Tra i suoi Canti c’è un passo che narra le allucinazioni avute davanti ad uno “specchio rotto” dove ogni frammento proiettava quarti di realtà antistante nella stanza, creando più punti prospettici. La frantumazione dello specchio evidenzia all’osservatore dettagli altrimenti invisibili sulla superficie dello “specchio-riquadro” rotto, ma rimasto ancora assemblato. Frantumato lo specchio, oltre a dare origine a nefasti destini malefici, i frammenti dell’immagine frantumata ci presentano prospetti disassati e dislocando in direzione di un altrove, danno origine ad un insieme metafisico dell’ immagine frantumata.
Quindi il cubismo del 1906/07 de Les Demoiselle d’Avigno non era ancora cubismo e forse tutta l’arte cubista di Pablo Picasso non lo fu mai stata cubista ma Frantumista.

Barcellona- vista aerea cubista

Il Cubismo prenderà tale nome dall’organizzazione Cosmopolita di Barcellona, corrente politico culturale ebraica per il dominio della Città. Picasso apporterà alla organizzazione – cui aderisce – la prospettiva di avere sotto controllo l’Arte in Francia e anche in futuro nel mondo. Altri fini sotterranei li vedranno strada facendo con Picasso per la creazione di agenti ombra in Russia, filo cubisti, futuristi e no come anche agenti sostenitori del mercato d’arte “Cubista”; inoltre: organizzerà volontari per la prima Guerra Mondiale contro i tedeschi e successivamente nella Guerra Civile di Spagna alleati a fascisti, nazisti e franchisti, sconfiggendo per mezzo secolo ogni forma di Anarchia, Democrazia e Comunismo in Spagna. Il Nazismo porterà a drastiche scelte le posizioni politiche di molti artisti delle Avanguardie in quanto divenuto quello nazista un problema di primaria importanza.
Una cosa cui piaceva fare a Picasso, era ascoltare in salotto le imprese belliche dei sui combattenti ombra e reduci cubisti avute nelle due guerre mondiali.

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Jan Gris: ritratto di Picasso vestito da Ufficiale

Ufficiale militare.

La strada che aprirà al vero cubismo europeo ha un altra radice ben incanalata e inquadrata nella storia della pittura occidentale. Per parlare di cubismo razionale dovremo partire da un altro pittore Piet Mondriand che aveva capito la differenza tra Frantumismo e Cubismo. A differenza di Picasso nel 1912
Jan Griss forse è il cubista che meglio si sia avvicinato al cubismo pittorico, ma fu castigato da Picasso e dalla comunità per aver svelato un segreto nel ritratto di Picasso: essere un ufficiale d’armata anche se il ritratto risente ancora del frantumismo.

Il cubo magico di Piet Mondriand

Piet Mondrian


da Wikipedia:
Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort7 marzo 1872 – New York1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese, fondatore assieme a Theo van Doesburg del “neoplasticismo” (il nome originale è De Stijl, dal nome della rivista De Stijl).
Piet Mondrian, sulla falsariga del pittore simbolista russo Malevic è forse il meglio occidentale ad aver capito ed interpretato esteticamente la purezza della “Grafica Futura”. Nonostante le denominazioni diverse imputate alla sua arte per distinguerla dalle altre correnti pittoriche, Mondrian è colui che più si è avvicinato al concetto di “Cubo magico” e quindi cubista.
Lui come altri artisti dell’epoca compresi quelli della Bau Hause a seguire, si avvieranno a un pragmatismo presentandosi al mondo come “minimal” spalancando le porte al futuro industriale, origine dell’Arte Moderna. Aderendo al cubismo nel 1912 e staccatosi poi nel 1919, Mondrian a Parig nel 1920 pubblica “Il neoplasticismo”; auto referenziandosi neoplastico. Nella sua Tesi ambienta la sua scoperta non solo nell’arte ma invita a inserirla nel mondo dell’estetica, dell’urbanistica, dell’editoria, settori merceologici ed industriali. Mondrian quando verrà riconosciuto decenni dopo, entrerà ufficialmente nel mondo dell’Arte spalancando le Porte sprangate, permettendo all’Arte di uscire dal tempio ove fu rigidamente imprigionata. e invadere dell’urbano tutto ciò che fa Moda ed Estetica. Lo stile Minimal è ancora oggi il più imitato dai creativi e designer

All’abbandono del cubismo picassiano Mondrian dichiarò :

“A poco a poco mi sono reso conto che il cubismo non presentava le conseguenze logiche delle proprie scoperte; non stava sviluppando l’astrazione verso il suo obiettivo finale: l’espressione della vera realtà “. 

Deduzioni finali:

Per chi non conosce i Canti di Maldoror e vuole avvicinarsi per scoprirli a quel poema, ha modo da leggere nell’incredibile opera blasfema suddivisa in vari Canti, Il lettore ritroverà in ognuno di essi tutte le matrici delle invenzioni pittoriche delle Avanguardie e posteri , messe in pratica per tutto il 1900 ( Copy Right)
La presunta seconda morte di Lautreamont, avviene nel 1925, anno in cui Marcel Duchamp terminerà la sua esperienza artistica ritirandosi definitivamente a vita dall’Arte. Morto il suo Suggeritore e guida non aveva modo di esprimere più niente di valido. Il padre di Lautreamont lascerà al momento della morte un immensa fortuna alla comunità Cosmopolita di Montevideo e mondiale come ai relativi cartelli per l’approvvigionamento di droghe per le case farmaceutiche, gli eserciti, la politica e malavita.

Se ne deduce che: Les Demoiselle d’Avignon non è un opera Cubista ma Frantumista. Il sovrano in assoluto del Cubismo diverrà l’analitico e modernista architetto Charles-Édouard Jeanneret-Gris, alias Le Corbusier rinnovatore delle nuove “Case Cubo” abitative. Le Corbusier influenzerà tutta l’industria edile, gli arredi e quanto di moderno ci circonda come anche l’urbanistica dell’era moderna.

https://it.wikipedia.org/wiki/Le_Corbusier

Charles-Édouard Jeanneret-Gris
Le Corbusier: casa cubista
Le Corbusier: palazzo cubista
Repubblica CECA: esempio di cubismo di fine ottocento

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