
I Cosmopoliti.
Il filosofo greco Hierocles è stato il primo filosofo occidentale di nostra conoscenza – riscoperto nel 1901 – ad aver concepito il Cosmopolitismo. Tracce più antiche erano già presenti nelle modalità d’impiego tra i passi biblici ( vedi la trinità: Abramo, Giuseppe e Mosè Patriarchi alla conquista del tesoro d’Egitto).
Sul Tesoro aurifero dell’Impero egizio, il furto riuscirà a meraviglia, reato per il quale gli ebrei non verranno espulsi ma rincorsi e massacrati a bastonate da circa un milione di picchiatori neri ingaggiati appositamente per liberare l’impero da quella piaga. Gli ultimi fuggiaschi invece verranno rincorsi fino al Mar Rosso defilandosela con un ricco bottino aurifero facendo perdere le proprie tracce nel deserto del Sinai ospitati presso il suocero Sommo Sacerdote Jethrol con il quale Mosè aveva architettato il grande piano e il grande ritorno.
Il rito del bastone spacca teste era già in uso in Egitto dove, una volta all’anno, presso alcuni templi sacri, i sacerdoti ingaggiavano dispute contro degli arditi assalitori durante la festa sacra per farsi depredare del tesoro custodito nel tempio respingendoli con nodosi bastoni. Se gli assalitori vincevano l’assalto, avevano il diritto di saccheggiare la ricchezza presente nella stanza cubica del tesoro.
Inutile dire che gli assalitori, pur a mani nude, vincevano quasi sempre. il rito era una sorta di finanziamento pubblico indiretto ai più coraggiosi e meritevoli. Ciò fece scattare l’idea a Mosè di rapinare con sotterfugi vari il grande tesoro di stato portando a termine il saccheggio totale dei templi dell’Alto Egitto; palazzi, empori e tombe funerarie comprese fuggendo via una volta scoperti.
Ricapitolando: Abramo tentò la sorte con la bellissima e raffinata sorella Saral data in sposa o concubina al Faraone sperando in un figlio erede celeste andandogli a male il piano in quanto tornata sterile. er coprire l’incesto a seguire cambiò il nome in Sarah una volta sua sposa; Giuseppe “con le sementi” ebbe più fortuna nel baratto fino all’usura, strategia utilizzata dando la colpa della carestia alle “Sette Vacche Grasse e Sette Vacche Magre” sognate dal Faraone, in tal modo schiavizzò i liberi cittadini egizi per fame comperandogli la vita, posizionando in posti strategici i suoi Fratelli di letto e di fede; infine Mosè ebbe la fortuna aurifera meritata ma non politica, in quanto, il suo piano era molto più ambito e cioè: diventare lui stesso il Faraone d’Egitto unendo il Basso Impero e Alto Impero in un unico stato da lui diretto coi suoi cosmopoliti al potere. Il programmato Colpo di Stato a Mosè sfuggi di mano per un soffio. Mosè non verrà incoronato Faraone ma grazie a quel tesoro trafugato fondò un nuovo impero che diverrà nei millenni a seguire ancor più grande di quello d’Egitto: la Diaspora; ovvero, uno stato senza stato alla conquista di tutti i tesori di Stato del pianeta con l’ausilio di eserciti mercenari esterni (pagati in oro) e del suo nutrito esercito invisibile tra gli autoctoni e in abiti civili, esercito di fedeli alla conquista della politica nei vari Imperi ecc… il resto è storia conosciuta.
Teoria dei cerchi Hierocles
E’ di Hierocles il concetto di “Cerchio individuale” come figura dell’Uomo singolo intrinseco nel cerchio familiare che a sua volta s’interseca coi cerchi della tribù vicine e poi con quelle di popoli più lontani e che a sua volta dilatandosi, sconfinano nei cerchi di altre città vicine e via via così fino ai confini del mondo.
Ciò lo portò a dedurre che le razze umane siano tutte legate fra loro facenti parte di un unica polis mondiale geopolitica appartenente allo stesso Cosmo appunto: Cosmopolita.
Ma i moderni cosmopoliti di nostra conoscenza, (quelli di James, Paul) quando vanno oltre i cerchi razziali per unirci tutti insieme in un solo popolo, prima della fine del mondo si fermano, asserendo che, essendo nominati da Dio amministratori universali del pianeta Terra si confà di James il concetto al punto 2 : ” […] suggerisce che questa socialità dovrebbe essere eticamente o organizzativamente privilegiata rispetto ad altre forme di socialità.”
Il fautore di questa ipotesi, in tutta la sua onestà intellettuale, non contempla opposizione ad un simile ambito progetto, promuovendo il cosmopolitismo come l’unica via attuabile, come se, in tali guerre loro non fossero presenti o promotori per eliminazione planetaria di interessi etno/economici e culturali dei vari popoli e religioni. Il difetto finale dei cosmopoliti è che, tutti i cerchi devono confluire dentro un unico cerchio identificato nel Messia quale Signore di tutti gli eserciti e sovrani dell’Universo.
Questo concetto rese e rende e instabili le politiche mondiali perché ogni popolo ha un suo Dio di riferimento. Purtroppo per i monoteisti, gli Dei sono tanti come i cerchi di Hierocles e ognuno non vuol confluire nel Dio dell’altro per rinunciare al proprio. Quindi in tutti i popoli fondatori di imperi che nell’oro identificano il concetto di “eterno” e quindi metallo di rappresentazione simbolica d’Arte, sono esposti ai rapinatori cosmopoliti in quanto irrispettosi dissacratori. Solo i Pagani (non idolatri) sono esenti da questo concetto e, non a cas,o sono stati i fondatori della “Democrazia Olimpica” unione concatenante di cerchi indipendenti divini come unioni anulari (sposi). Astutamente i cosmopoliti moderni inventano e legalizzano il Divorzio (scioglimento dei nodi di fede) per l’appropriazioni delle patrimoniali facilmente rapinabili se divise e individuali.
Ogni buona politica tende ad esprime attraverso la retorica la promozione di buone leggi per buone convivenzi sociali nel rispetto di chi dovrà adattarsi o subire quelle normative anche se molti sono gli esclusi dai benefizi. Ma la Democrazia essendo una disciplina basata sul valore del salario d’ingresso e la rendita, quando s’invertono i due fattori per la prova del nove, le equazioni non quadrano mai a favore della Ragione stessa. La nascita delle Classi e il perenne conflitto tra esse; esplode allorquando il salario d’ingresso democratico si trasforma in salario d’impiego statale e statico, e, le “rendite” in salario di diritto politico degli eletti che divenendo più ricchi, diventano eredi dello stato stesso.
La rendita fu la morte della Democrazia e fortuna dell’Ozio.Tra le due discipline politiche la disputa plurimillenaria non ha mai avuto fine.
continua “Nascita del Cosmo 4”
Proprietà privata dell’Arte e dei mestieri

Il comandamento della “Terra promessa“, è l’inganno attraverso il quale il nomadismo ebraico si perpetuò con successo per due millenni. Ogni terra del pianeta, per principio divino gli appartiene perché assegnatagli dal Dio del Creato, “terre momentaneamente occupate da popoli stranieri infedeli a loro e al loro Dio.
Dopo la distruzione di Gerusalemme da parte di Babilonia e poi Roma, il non aver Patria, scatenerà nei discendenti di Giuda figlio di Giacobbe, l’idea fantastica dei Ghetti e dei Borghi dove vivere santamente nel loro cerchio comunitario e creare Sinagoghe e Sinedri in giro per il mondo laddove la Legge politeista/pagana regnava sovrana.
In Democrazia di Hierocles era per i soli eletti.
La conquista dell’elettorato da parte dei cosmopoliti fu l’astuta retorica per controllare i cerchi attraverso gli eletti. La filosofia, arma della Ragione, divenne per gli hierocleisi il campo di battaglia per imporre o modificare e unificare la Ragione dei Cerchi. Non è un caso che tutti i filosofi del Settecento in poi siano quasi tutti Cosmopoliti di fede, fingendo dispute tra loro, oppure, vere guerre ideologiche spacca cavillo.
Ciò che oggi chiamiamo “proprietà privata” – quarta colonna della rivoluzione francese – era un terreno incustodito sul quali nascevano le nuove famiglie diventando tribù. La terra e la caccia erano un bene comune per la sussistenza alimentare delle famiglie. Per un “senza patria”, la terra altrui andava conquistata con le buone o con le cattive oppure, con inganni commerciali aprendo contraddizioni culturali degeneranti in molestie fra i cittadini. Le reciproche molestie commerciali diverranno insanabili per molti secoli. Per una legge imperiale i residenti, siano essi cittadini, nomadi, o residenti senza Patria, tutti dovevano i tributi imposti dallo Stato. Se aggiungiamo a queste l’inasprimento con pesanti sanzioni o sequestri di beni immotivati ai danni delle classi minori o agiate, nascono a difesa le “casse comuni” ebraiche: Arca dell’Alleanza, una sorta di congrega segreta radunatrice di tutte etnie di origine ebraiche “sparse per il mondo” per fare quadrato contro le ingiuste pretese dello stato despota.
L’Alleanza, darà forma ad un patrimonio collettivo enorme, sostenuto dai fedeli e amministrato da libri contabili scrupolosi. Il Patrimonio per non essere tassato o sequestrato ha luogo fuori dallo stato e in luogo segreto. L’Arca dell’Alleanza è una sorta di libro battistero (libra battisterum) dove sono inscritti i nomi di tutti i discendenti etnici facenti part e no dell’organizzazione cosmopolita. Questi, accettando il credo diventano soldati dell’esercito invisibile e invincibile di Geova. (JHWH)
Tornando agli albori storici romani, questi avvalendosi di mercenari e alleanze occasionali coi vicini popoli barbari, programmano la graduale caduta dell’Impero prescelto da abbattere e per fare ciò deve rispettare i famosi tempi biblici dei 450 anni dettati dal comandamento. Le motivazioni di un cosi tanto tempo sono profonde ma anche fortemente strategiche per far sparire le proprie tracce e radici insidiandosi nelle fitte maglie politiche e punti strategici dello stato. (sindrome del cuculo)
Dopo l’Egitto, quel popolo nomade prese di mira i vari imperi regnanti sulla terra di cui il ghiotto e ricco Impero Romano, prepotente conquistatore di popoli e regni. La fortuna accumulata dai romani faceva gola per tanta ricchezza aurifera raggiunta; i suoi ampi territori conquistati; le imposte riscosse, giacenze minerarie e beni artistici, non che murari. Si trattava di spogliare Roma e derubarla con raffinato inganno.
Le Avanguardie
Come fa un pesce piccolo mangiare un pesce gigante? Ci vuole pazienza e perseveranza e una Avanguardia spregiudicata senza paura capace di penetrare il Potere da destabilizzare, per crearne uno nuovo e antagonista all’interno da legalizzare subito per sostituirlo. Il primo step è il Tesoro e il secondo step è il Senato sede della “Legge”. Conquistato il potere legislativo il giochino passa inosservato e legalizzato
L’alleanza tra i Greci sconfitti e lo stato ebraico ridotto in schiavitù è la Diaspora perenne,
Uniti faranno cadere l’Impero Romano erodendolo dall’interno. I greci come insegnanti scolastici gli ebrei come commercianti. Le due forze si unirono facendo nascere il Cristianesimo nelle Università di Grecia ( 4 evangelisti), trattato filosofico, sociologico, teologico, antropologico che rende tutti gli uomini uguali davanti all’Unico Dio (schiavi compresi). Col cristianesimo verranno eliminati tutti i cerchi olimpici di Hierocles indirizzando il popolo plurietnico di schiavi, verso un povero Dio Uomo dei deserti palestinesi, capo popolo crocifisso dalla giustizia romana come un delinquente comune e fuorilegge.
I cerchi hieroclesici delle tribù di Palestina (o Israele) inglobarono in se Roma. Quindi la teoria di hieroclesicia dei cerchi concentrici comincia a vacillare e cambiare aspetto in quanto quella sua geometria circolare cosmopolita idelista comincia a presentare difetti strutturali. Il nuovo corso del cosmopolitismo cristiano appropriatosi dell’Impero Romano politeista si sgretolerà in quanto essendo il cristianesimo monoteista non ha tutte le risposte che il popolo chiede in materia di credo.
Quindi l’Impero romano fu accerchiato con i dovuti modi in miriadi tranelli. La legge ebraica sulla caduta degli Imperi, come già accennato presedentemente concede un tempo massimo di 450 anni di assedio silenzioso come avvenne in Egitto. La caduta dell’ Impero Romano vedrà la propria Apocalisse sul finire del 450 d.C.e saccheggiata del suo intero tesoro aurifero. Sul finire dell’espansione imperiale, Roma dava già forti segni di decadenza a causa della pessima gestione politica e “corruzione” inarrestabile. Il superamento della paura di morte, grazie alla grande trovata immaginifica di resurrezione dei morti, la giustizia gladiatrice perse tutta la sua spinta di terrore.
Con l’avvento del cristianesimo il crudele potere romano non faceva più paura a nessuno. Il popolo schiavo diventava sempre più coraggioso e immortale. Più degli imperatori scannavano cristiani, il martirio prendeva ragione e gioiaL: Lo schiavo disobbediente martirizzato conquistava il diritto di Vita Eterna nei cieli; ma tempi biblici (450 anni) andavano rispettati a tutti i costi, quindi le cospirazioni e le corruzione ebbero buon gioco per qualche secolo.
Ma le Conversioni al cristianesimo verso il 400 d.C. accusavano un ritardo storico sul programma indolore, quindi si trattava di passare ai peggiori dei modi: le Guerre, l’Olocausto e lo Sterminio ad opera della Calata dei Barbari invitati come mercenari a far man bassa dell’Impero.
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