Dada: Nascita del Cosmo 4

I Barbari

Le Alleanze barbare contro Roma furono diverse, tante quanto erano i popoli stranieri disposti ad abbattere Roma prendendosi desiderate rivincite storiche (vendette). Anche i separatismi come tattica associale erano perpetuati ad ogni livello. Già la Chiesa Cattolica Romana – per ragioni teologiche – si era spaccata in due imperi distinti, Impero d’Occidente e Impero d’Oriente (come accadde in Egitto)- Il popolo romano d’Occidente manifestava da tempo la netta separazione politico religiosa tra i cittadini pagani e i convertiti al cristianesimo. Tra loro non scorreva più buon sangue.

Di tante Alleanze sotterranee, come le asce che colpo su colpo abbattono alberi secolari, l’ultima ascia, la decisiva, la si ha con Attila detto “il flagello di Dio”,demolitore di mura e torri urbane per il possesso della Stanza del Tesoro sita nei Templi pagani. Il suo esercito di dice fosse immenso e impose il pizzo su tutte le città a nord dell’impero romano d’occidente. Se le città pagane assediate non pagavano i dovuti 250 kg di oro pro capite all’anno (portati fino a 700 chili per Costantinopoli) – le città insolventi venivano rase al suolo e sterminati i suoi abitanti. Una speculativa politica commerciale contro le oppresse comunità costrette a svendere i propri beni e tesori agli strozzini mercanti di passaggio per soddisfare la richiesta onerosa di Attila, accelerando la decadenza dell’impero, scoprendo poi che i mercanti comperavano in oro con monete provenienti dalle casse esattoriali di Attila per farle rientrare coi beni materiali svenduti dai pagani.

Chi manipolava Attila? Poco si sa, ma da certi comportamenti ripetutisi nella storia prima e dopo l’avvento dello “strano” barbaro, oscure Ombre proiettano sui responsabili ingaggiatori di eserciti barbari pagandoli a peso d’oro usandoli come deterrente di conquista subdola e mimetizzata. La politica sulla pretesa del “pizzo” attraverserà l’Italia e l’Europa fino ai nostri giorni, Il pizzo fu una prassi barbara (di Attila) ad opera di soggetti “ombra” atti all’estorsione degli imperi: i Cosmopoliti.

Rivalità etniche.

A Flavio Ezio, ufficiale legionario romano (oggi rumeno), gli fu affidato l’ingrato compito di sbarrare il passo alle calate barbare e sedare gli animi imbelli. Tale compito militare lo vedrà impegnato contro i temibili Unni e il suo Re Attila.
La campagna militare contro la disobbedienza alle leggi dello stato da parte della province tassate, evidenziava la crisi dell’Impero d’Occidente ad opera di una nuova cultura mediorientale capace di creare la frattura idealista comune che serve ad uno stato per essere forte, compatto ed inespugnabile se integerrimo. Il “siamo tutti uguali davanti a Dio” fu una operazione cristiana devastante contro i ceti medi e patrizi che godevano di particolari agi al di sopra della plebe.

La campagna contro i barbari disobbedienti durerà 50 anni circa ( dal 400 al 450 d. C. ) che, sommati ai 400 anni dalla fondazione del Cristianesimo ebraico, fanno un totale di 450 anni esatti, data del crollo e conversione totale religiosa di Roma al Cristianesimo e messa fuori legge del popolo pagano come tutte le religioni politeiste. L’Arte Classica verrà distrutta sotto il peso della castità cristiana, seguiranno le conversioni obbligatorie o morte.

Narra il panegirico poeta di Merobaude nel 443 d.C. con le seguenti voci messe in bocca alla dea bellica: ” Mescolerò i popoli fra loro, infrangerò i trattati di pace siglati tra i regni e la nobile corte sarà gettata nel caos dalle mie tempeste.”
https://it.wikipedia.org/wiki/Merobaude_(console_377) così avvenne.

La nobile Onoria obbligata a fidanzarsi con il senatore Flavio Basso Ercolano chiederà aiuto ad Attila per liberarsi dai coniugali nodi politici, spedendo ella ad Attila un anello come sigillo reale per una eventuale Alleanza. Attila interpretò quel gesto come una richiesta matrimoniale dei due imperi. Scese a Ravenna per prendersela in sposa con la sua dote pari a mezzo Impero Romano. Onoria, rifiutata le avance brutali di Attila, spiegò il frainteso. Attila offeso se ne torno al suo regno. vendicativo, in seguito si prese ciò che gli aspettava con la forza, la dote romana.


Sotto il dominio devastante di Attila, le colonie pagane del nord Europa cadranno in rovina. Da potente a prepotente il passo è breve e Attila re degli Unni andò oltre il programmato saccheggio e quindi andava fermato. Non fu facile.
Per placare le sue ire espansioniste o sconfiggerlo, a fianco del Papa Lone I e il Prefetto Trigezio si presentò una strana armata mai vista prima nella storia delle guerre. Piccola, compatta, a cavallo, rivestita di ferro con lancia arresta, praticamente invulnerabili alle frecce e spade dei prodi cavalieri mediorientali di Attila, la Nuova Tecnologia bellica francese sbarrò le mira al re degli Unni.

Ritiratosi senza “apparente” motivo nelle sue terre nordiche, si dice dagli epitaffi incisi che morì per una emorragia interna digestiva, (avvelenamento certo). Morto il loro “Dio in terra” il suo esercito si placò seppellendo Attila (si dice) in una tomba segreta coi suoi immensi tesori e cimeli di guerra. Si dice anche che per far perdere le tracce della sepoltura i testimoni funerari furono tutti uccisi. Ma sara poi vero? Oppure fu spogliato di tutti ii suoi averi dai suoi ufficiali che credeva suoi e che suoi non erano?

I popoli barbari che si allearono di volta in volta con Roma o contro Roma furono: Franchi, Rezia, Lutungi, Galli, Visigoti, Ostrogoti, Norici, Suebi, Unni, Burgundi, Gallia Belgica, l’Armonica, Cartaginesi, Vandali e Scizi,

I cerchi minori di Hierocles, inglobati in se dal cerchio maggiori imperiale romano, avevano preso possesso dell’intero sistema per volontà di chi? Il Comandamento dei 450 anni come tempo massimo per spogliare il tesoro della Impero altrui fu rispettato alla perfezione. Nel 451 e 452 per mano di Attila decadde il sistema romano per dare il governo assoluto a un Nuovo Ordine Mondiale Catto/Giudeo.

Cucù! Cucù! Fregati! …”

Questo scherno verbale e proverbiale che girava sulle bocche degli italiani imbroglioni fino allo scorso secolo, è scomparso stiti. Cucù era un tipico scherno proveniente dai ghetti e borghi e che alludevano all’arte del Cuculo trasformista programmatore di “beffe”: appuntate con un beffardo_ “Marameo Cucù! “

I cuculi annidatisi nei Borghi medioevali a seguire dopo l caduta dell’impero, operarono nelle botteghe artigianali e mestieri asserventi i centri residenziali delle signorie locali e Cattedrali; li ritroveremo ancora briganti nelle tattiche di accerchiamento alle residenze di lusso dei centri urbani medioevali, fautori di scrigni e conia di Zecche, capitali personali.

I Fiorini d’oro

La ricchezza se sta ferma nelle grotte di Ali Babà e 40 Ladroni, non genera ricchezza, diventa tesoro morto come quello dedicato ai Faraoni, e quindi, il tesoro rapinato deve essere rimesso in circolazione se si vuole far funzionare bene la macchina del commercio e del lavoro, altrimenti, altrove vanno avanti e qui no. I tesori rubati ai pagani si trasformano in Fiorini d’oro sparsi in tutte le città e capitali europee. Nell’Evo nasce il concetto di Capitale e con esso l’Economia commerciale e industriale da tenere sempre sotto controllo in quanto quell’oro è a prestito… I Velieri solcheranno i mari, diventeranno bastimenti ed infine transatlantici.

Come nella fiaba di “Alì Babà e i 40 Ladroni“, il bottino piace a tutti i componenti della banda. Chi ne è a Capo deve rispondere all’intera organizzazione. I cosmopoliti hanno a monte uomini di alta fede e Sommi Sacerdoti a guardia del Sinodo Bancario e come per Re Mita tutto ciò che toccava diventava oro, al contrario per i Cosmopoliti tutto ciò che l’oro tocca diventa tesoro. Comperare un tesoro costa oro. Quindi le dispute politico economiche sul pianeta non sono finite e con esse neanche le guerre per l’accaparramento del Lavoro e le tecnologie innovative, forza gravitazionale capace di spostare grosse partite d’oro e stili di vita.

Ma i Cuculi che fine hanno fatto?

Segue: Dada Nascita del Cosmo n. 5

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DADA: Nascita del Cosmo n.3

Hierocles

I Cosmopoliti.

Il filosofo greco Hierocles è stato il primo filosofo occidentale di nostra conoscenza – riscoperto nel 1901 – ad aver concepito il Cosmopolitismo. Tracce più antiche erano già presenti nelle modalità d’impiego tra i passi biblici ( vedi la trinità: Abramo, Giuseppe e Mosè Patriarchi alla conquista del tesoro d’Egitto).

Sul Tesoro aurifero dell’Impero egizio, il furto riuscirà a meraviglia, reato per il quale gli ebrei non verranno espulsi ma rincorsi e massacrati a bastonate da circa un milione di picchiatori neri ingaggiati appositamente per liberare l’impero da quella piaga. Gli ultimi fuggiaschi invece verranno rincorsi fino al Mar Rosso defilandosela con un ricco bottino aurifero facendo perdere le proprie tracce nel deserto del Sinai ospitati presso il suocero Sommo Sacerdote Jethrol con il quale Mosè aveva architettato il grande piano e il grande ritorno.
Il rito del bastone spacca teste era già in uso in Egitto dove, una volta all’anno, presso alcuni templi sacri, i sacerdoti ingaggiavano dispute contro degli arditi assalitori durante la festa sacra per farsi depredare del tesoro custodito nel tempio respingendoli con nodosi bastoni. Se gli assalitori vincevano l’assalto, avevano il diritto di saccheggiare la ricchezza presente nella stanza cubica del tesoro.
Inutile dire che gli assalitori, pur a mani nude, vincevano quasi sempre. il rito era una sorta di finanziamento pubblico indiretto ai più coraggiosi e meritevoli. Ciò fece scattare l’idea a Mosè di rapinare con sotterfugi vari il grande tesoro di stato portando a termine il saccheggio totale dei templi dell’Alto Egitto; palazzi, empori e tombe funerarie comprese fuggendo via una volta scoperti.

Ricapitolando: Abramo tentò la sorte con la bellissima e raffinata sorella Saral data in sposa o concubina al Faraone sperando in un figlio erede celeste andandogli a male il piano in quanto tornata sterile. er coprire l’incesto a seguire cambiò il nome in Sarah una volta sua sposa; Giuseppe “con le sementi” ebbe più fortuna nel baratto fino all’usura, strategia utilizzata dando la colpa della carestia alle “Sette Vacche Grasse e Sette Vacche Magre” sognate dal Faraone, in tal modo schiavizzò i liberi cittadini egizi per fame comperandogli la vita, posizionando in posti strategici i suoi Fratelli di letto e di fede; infine Mosè ebbe la fortuna aurifera meritata ma non politica, in quanto, il suo piano era molto più ambito e cioè: diventare lui stesso il Faraone d’Egitto unendo il Basso Impero e Alto Impero in un unico stato da lui diretto coi suoi cosmopoliti al potere. Il programmato Colpo di Stato a Mosè sfuggi di mano per un soffio. Mosè non verrà incoronato Faraone ma grazie a quel tesoro trafugato fondò un nuovo impero che diverrà nei millenni a seguire ancor più grande di quello d’Egitto: la Diaspora; ovvero, uno stato senza stato alla conquista di tutti i tesori di Stato del pianeta con l’ausilio di eserciti mercenari esterni (pagati in oro) e del suo nutrito esercito invisibile tra gli autoctoni e in abiti civili, esercito di fedeli alla conquista della politica nei vari Imperi ecc… il resto è storia conosciuta.

Teoria dei cerchi Hierocles

E’ di Hierocles il concetto di “Cerchio individuale” come figura dell’Uomo singolo intrinseco nel cerchio familiare che a sua volta s’interseca coi cerchi della tribù vicine e poi con quelle di popoli più lontani e che a sua volta dilatandosi, sconfinano nei cerchi di altre città vicine e via via così fino ai confini del mondo.
Ciò lo portò a dedurre che le razze umane siano tutte legate fra loro facenti parte di un unica polis mondiale geopolitica appartenente allo stesso Cosmo appunto: Cosmopolita.

Ma i moderni cosmopoliti di nostra conoscenza, (quelli di James, Paul) quando vanno oltre i cerchi razziali per unirci tutti insieme in un solo popolo, prima della fine del mondo si fermano, asserendo che, essendo nominati da Dio amministratori universali del pianeta Terra si confà di James il concetto al punto 2 : ” […] suggerisce che questa socialità dovrebbe essere eticamente o organizzativamente privilegiata rispetto ad altre forme di socialità.”
Il fautore di questa ipotesi, in tutta la sua onestà intellettuale, non contempla opposizione ad un simile ambito progetto, promuovendo il cosmopolitismo come l’unica via attuabile, come se, in tali guerre loro non fossero presenti o promotori per eliminazione planetaria di interessi etno/economici e culturali dei vari popoli e religioni. Il difetto finale dei cosmopoliti è che, tutti i cerchi devono confluire dentro un unico cerchio identificato nel Messia quale Signore di tutti gli eserciti e sovrani dell’Universo.

Questo concetto rese e rende e instabili le politiche mondiali perché ogni popolo ha un suo Dio di riferimento. Purtroppo per i monoteisti, gli Dei sono tanti come i cerchi di Hierocles e ognuno non vuol confluire nel Dio dell’altro per rinunciare al proprio. Quindi in tutti i popoli fondatori di imperi che nell’oro identificano il concetto di “eterno” e quindi metallo di rappresentazione simbolica d’Arte, sono esposti ai rapinatori cosmopoliti in quanto irrispettosi dissacratori. Solo i Pagani (non idolatri) sono esenti da questo concetto e, non a cas,o sono stati i fondatori della “Democrazia Olimpica” unione concatenante di cerchi indipendenti divini come unioni anulari (sposi). Astutamente i cosmopoliti moderni inventano e legalizzano il Divorzio (scioglimento dei nodi di fede) per l’appropriazioni delle patrimoniali facilmente rapinabili se divise e individuali.

Ogni buona politica tende ad esprime attraverso la retorica la promozione di buone leggi per buone convivenzi sociali nel rispetto di chi dovrà adattarsi o subire quelle normative anche se molti sono gli esclusi dai benefizi. Ma la Democrazia essendo una disciplina basata sul valore del salario d’ingresso e la rendita, quando s’invertono i due fattori per la prova del nove, le equazioni non quadrano mai a favore della Ragione stessa. La nascita delle Classi e il perenne conflitto tra esse; esplode allorquando il salario d’ingresso democratico si trasforma in salario d’impiego statale e statico, e, le “rendite” in salario di diritto politico degli eletti che divenendo più ricchi, diventano eredi dello stato stesso.
La rendita fu la morte della Democrazia e fortuna dell’Ozio.Tra le due discipline politiche la disputa plurimillenaria non ha mai avuto fine.

continua “Nascita del Cosmo 4”

Proprietà privata dell’Arte e dei mestieri

Sinedrio: Tribunale dei Sommi Sacerdoti

Il comandamento della “Terra promessa“, è l’inganno attraverso il quale il nomadismo ebraico si perpetuò con successo per due millenni. Ogni terra del pianeta, per principio divino gli appartiene perché assegnatagli dal Dio del Creato, “terre momentaneamente occupate da popoli stranieri infedeli a loro e al loro Dio.
Dopo la distruzione di Gerusalemme da parte di Babilonia e poi Roma, il non aver Patria, scatenerà nei discendenti di Giuda figlio di Giacobbe, l’idea fantastica dei Ghetti e dei Borghi dove vivere santamente nel loro cerchio comunitario e creare Sinagoghe e Sinedri in giro per il mondo laddove la Legge politeista/pagana regnava sovrana.

In Democrazia di Hierocles era per i soli eletti.
La conquista dell’elettorato da parte dei cosmopoliti fu l’astuta retorica per controllare i cerchi attraverso gli eletti. La filosofia, arma della Ragione, divenne per gli hierocleisi il campo di battaglia per imporre o modificare e unificare la Ragione dei Cerchi. Non è un caso che tutti i filosofi del Settecento in poi siano quasi tutti Cosmopoliti di fede, fingendo dispute tra loro, oppure, vere guerre ideologiche spacca cavillo.

Ciò che oggi chiamiamo “proprietà privata” – quarta colonna della rivoluzione francese – era un terreno incustodito sul quali nascevano le nuove famiglie diventando tribù. La terra e la caccia erano un bene comune per la sussistenza alimentare delle famiglie. Per un “senza patria”, la terra altrui andava conquistata con le buone o con le cattive oppure, con inganni commerciali aprendo contraddizioni culturali degeneranti in molestie fra i cittadini. Le reciproche molestie commerciali diverranno insanabili per molti secoli. Per una legge imperiale i residenti, siano essi cittadini, nomadi, o residenti senza Patria, tutti dovevano i tributi imposti dallo Stato. Se aggiungiamo a queste l’inasprimento con pesanti sanzioni o sequestri di beni immotivati ai danni delle classi minori o agiate, nascono a difesa le “casse comuni” ebraiche: Arca dell’Alleanza, una sorta di congrega segreta radunatrice di tutte etnie di origine ebraiche “sparse per il mondo” per fare quadrato contro le ingiuste pretese dello stato despota.

L’Alleanza, darà forma ad un patrimonio collettivo enorme, sostenuto dai fedeli e amministrato da libri contabili scrupolosi. Il Patrimonio per non essere tassato o sequestrato ha luogo fuori dallo stato e in luogo segreto. L’Arca dell’Alleanza è una sorta di libro battistero (libra battisterum) dove sono inscritti i nomi di tutti i discendenti etnici facenti part e no dell’organizzazione cosmopolita. Questi, accettando il credo diventano soldati dell’esercito invisibile e invincibile di Geova. (JHWH)

Tornando agli albori storici romani, questi avvalendosi di mercenari e alleanze occasionali coi vicini popoli barbari, programmano la graduale caduta dell’Impero prescelto da abbattere e per fare ciò deve rispettare i famosi tempi biblici dei 450 anni dettati dal comandamento. Le motivazioni di un cosi tanto tempo sono profonde ma anche fortemente strategiche per far sparire le proprie tracce e radici insidiandosi nelle fitte maglie politiche e punti strategici dello stato. (sindrome del cuculo)

Dopo l’Egitto, quel popolo nomade prese di mira i vari imperi regnanti sulla terra di cui il ghiotto e ricco Impero Romano, prepotente conquistatore di popoli e regni. La fortuna accumulata dai romani faceva gola per tanta ricchezza aurifera raggiunta; i suoi ampi territori conquistati; le imposte riscosse, giacenze minerarie e beni artistici, non che murari. Si trattava di spogliare Roma e derubarla con raffinato inganno.

Le Avanguardie

Come fa un pesce piccolo mangiare un pesce gigante? Ci vuole pazienza e perseveranza e una Avanguardia spregiudicata senza paura capace di penetrare il Potere da destabilizzare, per crearne uno nuovo e antagonista all’interno da legalizzare subito per sostituirlo. Il primo step è il Tesoro e il secondo step è il Senato sede della “Legge”. Conquistato il potere legislativo il giochino passa inosservato e legalizzato

L’alleanza tra i Greci sconfitti e lo stato ebraico ridotto in schiavitù è la Diaspora perenne,

Uniti faranno cadere l’Impero Romano erodendolo dall’interno. I greci come insegnanti scolastici gli ebrei come commercianti. Le due forze si unirono facendo nascere il Cristianesimo nelle Università di Grecia ( 4 evangelisti), trattato filosofico, sociologico, teologico, antropologico che rende tutti gli uomini uguali davanti all’Unico Dio (schiavi compresi). Col cristianesimo verranno eliminati tutti i cerchi olimpici di Hierocles indirizzando il popolo plurietnico di schiavi, verso un povero Dio Uomo dei deserti palestinesi, capo popolo crocifisso dalla giustizia romana come un delinquente comune e fuorilegge.

I cerchi hieroclesici delle tribù di Palestina (o Israele) inglobarono in se Roma. Quindi la teoria di hieroclesicia dei cerchi concentrici comincia a vacillare e cambiare aspetto in quanto quella sua geometria circolare cosmopolita idelista comincia a presentare difetti strutturali. Il nuovo corso del cosmopolitismo cristiano appropriatosi dell’Impero Romano politeista si sgretolerà in quanto essendo il cristianesimo monoteista non ha tutte le risposte che il popolo chiede in materia di credo.

Quindi l’Impero romano fu accerchiato con i dovuti modi in miriadi tranelli. La legge ebraica sulla caduta degli Imperi, come già accennato presedentemente concede un tempo massimo di 450 anni di assedio silenzioso come avvenne in Egitto. La caduta dell’ Impero Romano vedrà la propria Apocalisse sul finire del 450 d.C.e saccheggiata del suo intero tesoro aurifero. Sul finire dell’espansione imperiale, Roma dava già forti segni di decadenza a causa della pessima gestione politica e “corruzione” inarrestabile. Il superamento della paura di morte, grazie alla grande trovata immaginifica di resurrezione dei morti, la giustizia gladiatrice perse tutta la sua spinta di terrore.
Con l’avvento del cristianesimo il crudele potere romano non faceva più paura a nessuno. Il popolo schiavo diventava sempre più coraggioso e immortale. Più degli imperatori scannavano cristiani, il martirio prendeva ragione e gioiaL: Lo schiavo disobbediente martirizzato conquistava il diritto di Vita Eterna nei cieli; ma tempi biblici (450 anni) andavano rispettati a tutti i costi, quindi le cospirazioni e le corruzione ebbero buon gioco per qualche secolo.
Ma le Conversioni al cristianesimo verso il 400 d.C. accusavano un ritardo storico sul programma indolore, quindi si trattava di passare ai peggiori dei modi: le Guerre, l’Olocausto e lo Sterminio ad opera della Calata dei Barbari invitati come mercenari a far man bassa dell’Impero.

segue : I Barbari

Picasso: Ossa di Seppie 1923/25


Citazione:
“Bisognava riflettere sulla questione della calligrafia. Non dobbiamo mai dimenticare come il solo modo che Picasso ha di parlare, il solo modo che Picasso ha di scrivere, è con i disegni e dipinti. Nel 1914, e d’allora in poi fu sempre così, egli aveva un modo particolare di scrivere i suoi pensieri, di vedere le cose nel modo in cui sapeva di vederle. In questo modo, con la pittura e con il disegno, cominciò a scrivere i suoi pensieri. Gli orientali, gli americani e gli spagnoli non hanno mai del tutto dimenticato che, per scrivere, non è importate usare caratteri. Si può scrivere anche in un altro modo, e Picasso ha capito questo modo, l’ha capito fino in fondo. Per ricapitolare, tra il 1914 1 il 1917 il cubismo si trasformo in superfici abbastanza piane, non era più scultura, era scrittura, e in questo modo Picasso si espresse veramente, perchè scrivere con la scultura non era possibile, assolutamente.”
Tratto da “Picasso” di Gertrude Stein- ed. Adelfi
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Juan Gris : Pablo Picasso Comandante

Nel ritratto di Juan Gris a Picasso, questo concetto è espresso in modo palese, ecco perché Picasso odiava a morte Juan Gris. Con quel ritratto Gris non aveva fatto pittura ma scrittura. Juan Gris ci ha “descritto“ il segreto di Picasso, quello di essere un Comandante d’Armata, armata dei suoi Cubisti usando l’Arte per impartire ordini sotto forma di comandi (pizzini).Questi venivano dati ai sottoposti sotto forma di di/segni e disegni.
Sul vero linguaggio che movimentava i cubisti nelle loro azioni prebelliche, poco sappiamo e poco si trova in circolazione, come se quel linguaggio sopracitato dalla signora Stein non fosse mai esistito. Sarà proprio lei, la signora Stein, con la propria narrazione e stile di scrittura nelle Biografie degli Artisti a sintetizzare quel linguaggio. In quel suo modo dislessico e disgrafico di comunicare i sottintesi tra i suoi concetti frammentati, ella dirà: “Io sono una scrittrice cubista”

Quando la signora Stein asserisce che: “ Gli orientali, gli americani e gli spagnoli non hanno mai del tutto dimenticato che, per scrivere, non è importate usare caratteri.” apre una grande parentesi dell’Arte, parentesi che stava alla base del concetto verbale del visitatore d’opera moderna dell’ottocento quando si ponevano la domanda: “cosa vuol dire con quel quadro l’autore?” come se in quel voler dire, l’artista avesse voluto sottintendere qualcosa da tenere ancora “censurato” per motivi di forza maggiore, o come se, la motivazione che lo avesse spinto a dipingere tale opera, fosse una motivazione letteraria per una parlata difficile da esprimere con parole ritenute povere, facendo intervenire l’Arte delle illusioni a spiegarle. L’Arte, maestra detentrice dei linguaggi muti che chiamiamo “espressioni” della rappresentazione, è presente in tutte le discipline corporee nell’attività artistica dell’uomo. Le espressioni poco captabili o rare sono rinchiuse nell’attimo fulgente, subito svanito, ma che l’artista ha saputo cogliere come fotogramma, depositandolo nella sua mente (ispirazione) per sviluppare l’immagine segreta poi, con calma, meditandola, immagine enigmatica apparsa per un solo istante, rivelandoci l’artista le tracce di una volontà sensoriale posta nel divenire della Trama o Tragedia rappresentata.

Pizia degli Oracoli

Pizia e Diffidenza:
Gertrude Stein va osservata e letta non come lesbica ma come donna, perché Apollo volle alle donne tutte donare il segreto della profezia, (Prizia) dono del captare nell’attimo fulgente tutto ciò che si trama alle spalle altrui determinando o mettendo il luce l’ovvio della trama; l’ovvio della cospirazione; l’ovvio della falsità nella Ragione; l’ovvio della concupiscenza in atti premeditati elaborando la donna stessa una strategia difensiva a lungo termine diventando diffidente per tutto il corso della Tragedia fino all’atto finale, la Morte, che la libera dal sospetto e le nutre di giustizia la Ragione sempre attenta in attesa del Fato percepito, compiuto.
Questo concetto classico sulla diffidenza divina delle donne (ERA dea), è percepibile nello sguardo delle donne del sud Italia, donne fortemente severe, classiche, antiche, dove nelle cosche etniche, siano esse di origine greco antiche, saracene, autoctone o ebraiche, quelle donne amministrano socialmente la rettitudine della legge d’onore. Mentre ai maschi è dato di seguire i “traffici” più o meno legali o politici, tra pizzi, pizzini, rosai, matrimoni e funerali, i gesti dettati con le mani o le smorfie del viso sono ed erano linguaggi muti addetti alle comunicazioni, dove era sufficiente una “smorfia” per determinare una alleanza, una trama, una tragedia prossima imminente, una sentenza, o sequele dei drammi meridionali tra la vita e la morte, tra “vida y muerte” in Spagna, ciò per sentenze mai scritte e puntualmente eseguite sempre, e ferocemente, in barba alla giustizia di stato.

Quindi l’uso del disegno nei messaggi segretati era un arte antica ancora dominante nel 1914 quando l’analfabetismo regnava sovrano in Europa, specie nel sud, per trasformarsi velocemente in “letterine anonime” (vedi i dadaisti), messaggi criptati (vedi i cubisti con i caratteri introdotti da Georges Braque) o tra i futuristi italiani come Marinetti, che, dei caratteri ne fece un arte di mestiere ai proclami, dove il diffondersi della scrittura ha cambiato prepotentemente i connotati della pittura spogliandola dell’attimo fulgente per amore del futuro ampiamente tramato scientificamente e in profondità dalla letteratura psicologica dei primi novecento.
Lasciata alla sola geometria piana snudata (cubismo piatto) il compito di lanciarsi verso il futuro progettuale, la Geometria studierà in profondità gli aspetti sottili delle forme geometriche (detti spettri) fino allora sconosciuti ed invisibili, staccandosi dalla pittura piana per diventare il rinascente e ragionato Disegno Tecnico, arte non più di/segno ma di disegno, lanciandoci nel mondo moderno governato da spettri metallici politicizzati per trame rimaste nascoste che hanno dato origine alle tragedie delle guerre meccaniche moderne sanguinarie e devastanti.

“Osso di seppia con chiglia”

Osso di seppia.

Se smarrito il linguaggio segreto dei cubisti, le loro tinte mimetiche sui cannoni e divise dei soldati, assumono, le loro opere, un aspetto insignificante, arte senza parte e anima, perché cosi vollero gli autori, quindi, come arte inutile e sciatta la si trattava. Il “cubismo piano” spoglio di tutto, lascia ai posteri la sola estetica enigmatica da ripulire dalle brutture originarie per renderle presentabili; conchiglie morte sulla spiaggia del tempo che narrano la tragedia di una battaglia marina avvenuta per la sopravvivenza o dominanza dei mari, lasciando sulla rena sciacquate dalle onde al sole, le sole prospettive scomposte di cozze, corazze o corazzate frantumate tra ossa di seppie spolpate, souvenir scultorei di spettri che non rivedranno mai più la luce delle loro imprese o sconosciute battaglie. Picasso tornerà all’arte figurativa dopo che concluse in Italia il ciclo Parade, nome in codice segreto della prima guerra mondiale.

Chiunque cospira trami la sua tela artistica.
Chi storico sa taccia.

DADA: Nascita del Cosmo 2

(seconda parte).

I Cuculi

Il cosmopolitismo può essere definito come una politica globale che, in primo luogo, proietta una socialità di impegno politico comune tra tutti gli esseri umani in tutto il mondo e, in secondo luogo, suggerisce che questa socialità dovrebbe essere eticamente o organizzativamente privilegiata rispetto ad altre forme di socialità.” [6]
 (James, Paul (2014/05/16). 

Il concetto mette in luce un difetto: non si capisce perché e per quale motivo devono essere privilegiati i soli cosmopoliti e gli altri no. Da qui partono le indagini per smascherare i falsari del cosmopolitismo che ne hanno deformato il concetto originale a scopo geopolitico.

Ulrich Beck (15 maggio 1944 – 1 gennaio 2015): “Il cosmopolitismo vede il capitale globale come una possibile minaccia per lo stato nazione e lo colloca all’interno di un gioco di meta-potere in cui il capitale globale, gli stati e la società civile sono i suoi attori”

Vedremo come la manipolazione da parte del Capitalismo, quale unico modello per l’organizzazione sociale, venga utilizzato per l’accerchiamento penetrante e dissolvimento degli stati sovrani. Il Capitale si rivelerà essere la tossina che vedrà gli stati autonomi sottomessi a una organizzazione cosmopolita senza che gli stati stessi se ne accorgano pienamente, fino al momento della disfatta.
Usurpata la Corona Reale come valore aurifero e sostituita con uno concetto economico numerico, senza valore reale e puramente simbolico, quindi concettuale, la loro economia propaga in aritmetica ciò che considera un complesso gioco numerico gratificante. Il cosmopolitismo attraverso il danaro, addentratosi nelle maglie della sovranità statale, ne determina la rovinosa caduta, annientandole con la corruzione.

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Colpo di Stato: martirio dei Romanov
Zar di tutte le russie.

Ciò che avviene in primis dopo la rovinosa sconfitta delle alte sfere olimpiche Sovrane dello stato appena decaduto, è il rito di “sostituto di persona” (il cuculo); mentre il popolo contribuente sottostante e sottacente avverte solo un “sostituto d’Imposta”. Le motivazioni politiche di pagare le nuove imposte al vincitore, inizialmente sono dovute per onorare il risanamento di “debiti” contratti dallo stato Sovrano precedente decaduto, spalmando il debito (colpa da redimere) sull’intero popolo, avviando in tal modo la ricostruzione del nuovo stato divenuto più Sovrano e moderno. (dicono)
I Cosmopoliti, da subito trasformano l’economia reale del risparmio familiare in una sorta di prigionia economica senza mai raggiungere la fine del debito, realizzando in questo modo il nuovo Carcere Fiscale finanziatore del Debito Pubblico costante.

Il Debito sarà la “pietra angolare” sulla quale si fonda la società cosmopolita borghese di tipo capitalista, la quale, regnante nel Nuovo Ordine Mondiale delle cose perpetue, pretenderà gli stessi obblighi e privilegi che ebbero le case reali decadute. In nome della Libertà i vincitori si celebrano eroi repubblicani, nuova formula moderna per far depenalizzare il proprio reato politico: l’usurpazione del Potere legislativo col l’utilizzo del Colpo di Stato. Quindi la manipolazione attraverso il Capitale quale metodo di penetrazione delle nazioni si rivelerà vincente.
I colpi di stato successivi (riforme) saranno il metodo prescelto della propria espansione e conquista. Per realizzare tutto ciò, al cosmopolitismo abbisogna il consenso ed appoggio delle masse popolari diventando padrone assoluto delle armi e dei corpi d’armata conquistati per attuare la repressione popolare e perseguile gradualmente senza che il popolo avverta la presenza di una trama negativa estranea alle loro spalle.

L’ARCA.
l’Arca delle Alleanze sarà il mascheramento ideale per meglio ingannare le masse popolari pur lasciandole nazionaliste, ciò per meglio governale e usarle come un unico esercito mondiale se riunite. Da ciò, le guerre che seguirono furono dirette dall’Alleanza. Essa ha come caratteristica quella di essere Mondiale. La prima di queste a svelare il losco giochino è la Guerra d’Indipendenza americana appoggiata da una coalizione segreta Franco Russa Spagnola contro la Corona d’Inghilterra alleata e spalleggiata dalla corona di Germania.

Tiziano Bonazzi: Rivoluzione americana.

La sconfitta britannica a Yorktown contro le forze franco-americane guidate dal generale George Washington e dal generale francese Jean-Baptiste de Rochambeau, segnò la svolta decisiva sulle guerre. Il trattato di Parigi, firmato nel 1783, pose fine al conflitto angloamericano. Con la pace, i nuovi Stati Uniti diventano extra europei, e quindi indipendenti dalle corone reali europee. I rivoltosi furono riconosciuti dal Regno Unito che dovette cedere tutto ciò che aveva sul suolo americano e, alla Francia, cedette il Senegal, Santa Lucia e Tobago; alla Spagna La Florida, Minorca e le Provincie Asiatiche allora di pertinenza anglosassone. Il ruolo segreto della Russia fornitrice di derrate e munizioni pervenute alle spalle del territorio americano (Alaska) verrà rivelato circa 200 anni dopo da Putin. Ma per la corona di Francia prima, di Spagna poi e Russia zarista, quella Alleanza sostenuta per l’Indipendenza d’America si rivelerà un tranello micidiale con relativa capitolazione delle tre Corone imperiali ad opera degli emergenti nuovi cosmopoliti americani; cosi avverrà per l’Austria e Germania. L’indipendenza americana fu un tranello mondiale, capolavoro del Cosmopolitismo europeo.

Ciò che avvenne nelle alte sfere degli Olimpi europei Reali, frodati, e che decaderanno di volta in volta, fu un “sostituto di persona” (il cuculo), figura garante e regnante della nuova Assemblea parlamentare nata dalla Carta Costituzionale su modello americano. il “Presidente” (figura politica) sostituiva il RE sovrano. Lo Stato conquistato diventa da RE-Pubblico a Repubblicano, ma per il popolo contribuente sottostante sarà il “Sostituto d’Imposta” il vero flagello e governatore della nuova nazione nella vesti severe del Contabile Borghese esattore d’imposte.

il Notaio

I Notai
Le motivazioni politiche a fronte delle nuove imposte al nuovo vincitore per sanare i “debiti” contratti dallo stato monarchico uscente ed avviare la ricostruzione del nuovo stato divenuto or più sovrano, più potente e popolare, i cosmopoliti trasformeranno il nuovo stato economico collettivo in una moderna prigionia economica individuale senza precedenti. Inserendo nel dogma francese rivoluzionario fondativo: Libertà, Legalità, Fratellanza e Proprietà in Francia comincia un nuovo terrorismo di Stato da parte delle Fraternité Giacobine,feroci regimi di cuculi Borghesi notarili decapitalizzanti teste.
Il feroce Regime Borghese vedrà una nuova Francia sempre in cerca di nuove conquiste per l’assoggettamento delle vecchie politiche europee coronandosi di successi fino al grado di Nazione Imperatrice perdendo tutto il proprio prestigio politico militare nella guerra Mondiale a Waterloo (Guerra delle nazioni) che vedranno come belligeranti: Francia, Scozia, Regno Unito, Olanda, Prussia, Ossezia ed infine Austria e Russia giunti in ritardo alla guerra per battere Napoleone Bonaparte e gli ingordi Borghesi giacobini.

Il Debito a vita, concetto borghese capitalista, è la pietra fondiaria sulla quale s’innalza la società moderna cosmopolita la quale elargisce “licenze” a chi e disposto a perpetuare il modello capitalista, lo gratifica con gli utili di esercizio se diligente, promuovendolo in campo a salvaguardia del suo sistema di potere. Dare in licenza di vendita ai mercati consenzienti o la produzione che regola la distribuzione delle derrate alimentari e industriale alle masse, se messe sotto il diretto controllo Cosmopolita, tutti i commerci divennero settori strategici per aizzare le masse una volta rese indigenti scagliandole contro eventuali nuove autorità politiche nascenti (Spead). Pur tenuto nascosto il loro modo di essere – per ovvi motivi – scatenerebbe il razzismo nei loro confronti,- quel suo regime etnico- religioso- politico, fiduciario, attarverso il Mercato regola il controllo assoluto in tutti i paesi capitalizzati.

Il Vitalizio è il pasto del cuculo: amministratore e custode dell‘Utile di Esercizio.

Perché Cuculi?

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Il termine cuculi in politica è preso a prestito in Natura dal comportamento anomalo dei cuculi – uccelli canterini solitari- i quali non nidificano. Essendo privi di una patria propria (nido), durante la procreazione – dopo aver adocchiato un nido di fringuelli o di altro uccello canoro- colorano per simbiosi le proprie uova simili a quelle presenti nel nido da usurpare. Deposto l’uovo (in genere è il più grosso), il cuculo nato, ancora nudo implume e cieco, appena i genitori si assentano per la caccia, assassini innati, buttano fuori dal nido i nativi autoctoni nudi, sbarazzandosene. I genitori di ritorno col pasto, sapendo il cuculo figlio del proprio uovo, nutrono quel “figlio” anomalo, lo amano con premure come si conviene in natura nei nidi e tane. Il cuculo implume è di una voracità superiore alla razza dei genitori, i quali, si prodigano a portare al nido il cibo necessario per lo sviluppo del nuovo nascituro animandosi disperatamente.

alimentazione vorace: Cucù! Cucù!

La stessa tattica di sopravvivenza e conquista (vincente) viene applicata dai cosmopoliti per accaparrarsi le patrie altrui e nutrirsi delle delle ricchezze. Sulle vere motivazioni di queste invasioni e interesse di gruppo, per il momento sorvoliamo. Osserveremo invece da vicino la tecnica invasiva cosmopolita perché una volta identificati, essi sono smascherabili, dandoci, a loro insaputa, i segni e i disegni dei loro invisibili mantenimenti. Per tale comportamento mistificatore, bisognerà ammetterlo, essere loro dei veri “Artisti” mimetici.

Una volta accomodati come ospiti nel nuovo stato (nido ospite), i cosmopoliti creano con prestiti avuti in affidamento dalla loro cassa centrale (ai tempi era Svizzera) danaro contante per l’accerchiamento discreto. Inizialmente s’interessano degli agrari, poi gli artigiani ed infine i commercianti amicandoseli. Essi s’impegnano ad elevare il grado di professionalità nel mestiere e dei prodotti.
Il tempo a disposizione per accaparrare i capitali e beni della nuova comunità assediata, il tempo a disposizione per regola divina essere di 450 anni, a dettato biblico, s’intende, dopo di che, scatta la trappola e caccia del Tesoro centrale..
Un tempo così ampio ai cosmopoliti serve per tessere una ragnatela sociale di amicizie, confidenze, e conoscenze dando un buon servizio a terzi, ciò al fine di non destare sospettati sulla loro provenienza perennemente straniera, chiedendo rispetto per se e per la comunità intera pur restando dei“senza patria” e quindi, senza asilo nido proprio. Noti alla storia come popolo nomade e scacciato perennemente per volere divino, questa favola metafisica popolare si rivelerà di grande astuzia e tecnica mimetica.
L’origine monoteista è la tintura che assumono per nidificare in patrie altrui. Se è il caso, pregano anche nei templi altrui invocando ad alta voce grazie divine, ma non al Figlio ma al Padre loro divino. Quindi li troveremo a tramare in tutti gli ordini monoteisti fino a raggiungere come nel caso di Papa Borgia (ebreo marrano), il trono del tempio Centrale del Cristianesimo, mentre la bella figlia sua Lucrezia Borgia, partorirà dal proprio ventre, diversi primogeniti di Casati reali altrui unendole. assoggettandole con nodi nuziali. Accrescendo di numero, l’organizzazione mondiale cosmopolita resterà sempre coesa, nascosta e di difficile riconoscimento, in questo modo farà perdere le proprie stracce nel tempo come le impronte sulla sabbia nei deserti o marine dal vento.

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pretesa alimentare

Tutti i cosmopoliti devono concorrere e rispondere di persona alla costruzione del Capitale sociale mai tenuto per se. Il Tesoro collettivo è ben contabilizzato al centesimo di Euro e in tutte le valute mondiali..
Da qui nasce il loro comportamento austero nello spendere il danaro guadagnato, virtù che il cristianesimo chiamerà avarizia, ma che avarizia non è in quanto dimostrazione di alta fede collettiva per la conquista del pianeta Terra attraverso l’impiego del Capitale Sociale.
Il progetto non è semplice e ne di facile realizzazione in quanto, con l’avvento della macchina a vapore nell’ottocento e quindi, la grande tecnologia nascente, per i cosmopoliti scrupolosi ed attenti sociologi, si aprirono scenari di enorme portata e studio continuo per tenere sotto controllo la “Crescita della Scienza”.
Adottata in primis, ne hanno fatto monopolio e promotori di nuove scienze a seguire (vedi i Nobel), ma la crescita mondiale ha superando le loro aspettative scarseggiando le risorse e quindi, come cuculi svezzati, dovranno abbandonare i nidi e volare con le proprie ali laddove le risorse mondiali ancora vergini i spingeranno a sfamarsi. La questione per l’umanità si sta facendo preoccupante.

In passato la nascita della scienza fu sempre ostacolata dai regimi religiosi che vedevano nel creato la vera espressione divina. Poiché la scienza non fu contemplata opera divina, e quindi inquadrabile da nessuna religione e profezia, essa fu sempre ostacolata come opera demoniaca anti naturale. Ma i miracoli della scienza s’ imposero severamente come un nuovo mondo a supporto del vecchio, apportando miglioramento in tutte le arti e mestieri: ed è per ciò che è amata da chi lavora e fabbrica, accudendola e diffondendola come una piccola orfana priva di protezione. L’Arte sarà la Madre adottiva delle scienze e la Scienza vedrà nell’Arte la sua Madre e Musa protettrice.

Per secoli i cosmopoliti cercarono di tenere nascosto i rudimenti di scienza nel ventre dell’Alchimia e questa, diverrà la Fontana ispiratrice di molte scoperte d’Arte e Scienze. Ecco che al momento opportuno la pratica della scienza genererà Tecnologie di successo, come avvenne appunto nella Battaglia di Waterloo quando i due eserciti si scontrarono. Avrà la meglio il Regno Unito contro Napoleone quando entrarono in azione i fucilieri, titolari della canna rigata inglese contro la tradizionale canna liscia francese. La canna rigata (interna), offriva meno resistenza all’attiro, emettendo colpi più precisi, di gittata superiore e controllabile. I vincitori, a questo punto cominciarono il penetramento di tutti i sistemi politici aprendosi i tempi Moderni che abbisognavano di nuove arti, filosofie e scienze moderne. Comincia la corsa alla Difesa Superiore dando inizio a pensieri di onnipotenza, ove potevano morire a Waterloo 45.000 giovani maschi in battaglia in un solo giorno senza che Dio intervenisse. Fu panico. Tutto il resto è Storia, e per essere tale la scienza ebbe bisogno dell’Arte come Musa protettrice ed ispiratrice. La scienza viene ufficializzata e quindi come cuculo, mantenuta e adottata a vita.

Per la rivincita i cosmopoliti francesi cominciarono a rastrellare quanto più capitale potevano perché questo aumentava a dismisura con la nascita delle fabbriche industriali. Il Capitale rastrellato, tolto dalla circolazione, poteva creare “l’astinenza capitale” operazione economica scatenante l’inflazione e il Caos generatore di disordini atti alla preparazione e creazione del nuovo Cosmo imposto con la forza della scienza.

In mano agli uomini, quella potenza emergente si trasformò in breve tempo in prepotenza e in ultima istanza in tracotanza. Il capitale poteva a questo punto non più ordinare o consigliare, ma esigere ogni cosa a qualsiasi costo. La Fisica applicata, aumentando la propria influenza sulle masse lavoratrici, esigeva da sovrana l’altrui devozione e ubbidienza sul lavoro.

Morfeo nell’insonnia agita pensieri meditativi sia demoniaci che paradisiaci e da la sveglia mattutina. Freud metterà fuori gioco il Sogno a favore della Ragione pura (scienza). Ma il Sogno proseguendo il suo viaggio immaginario verso lo sconosciuto, fonde la Ragione pura con la Fantasia generando la prima metafisica tra Arte e Scienza.

Nasce la Fantascienza.

CUCU!

CUCU!

CUCU!




Prosegue: DADA Nascita del Cosmo 3/3 (in cantiere)


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Dada




Gabriële Buffet o “il cervello erotico” dice Francis Picabia — Cucinando poesie

prima di parlare di Francis Picabia, uno dei massimi esponenti del Gruppo di Puteaux, penso si debba parlare di sua moglie Gabriële Buffet, che fu senza troppo apparire uno dei personaggi che hanno fatto la storia e la differenza di quel periodo storico ed artistico. Musicista, moglie di Francis Picabia, amante di Marcel Duchamp e […]

Gabriële Buffet o “il cervello erotico” dice Francis Picabia — Cucinando poesie

Il link porta alla pagina designata di questo articolo (fatto bene) da leggere con comodo e interamente.
L’articolo vi introduce alla scoperta superficiale di Gabriële Buffet, personaggio d’Arte del ‘910 che la Storia dell’Arte ha sempre sottaciuto tenendo di lei un profilo storico insignificante in quanto, essendo una manovratrice occulta del Movimento in questione, per regioni non comprensibili nell’articolo, i suoi Fratelli maschi artisti ne hanno parlato come donna e mai come Leader. Una ragione c’è e la scopriremo molto più avanti quando verrà “richiamata in causa” durante la ricerca dei due RE fondatori del Dadaismo nel 1916: Francis Picabia e Marcel Duchamp.

Gabrièle Buffet-Picabia – nota come Gabrielle- (21 novembre 1881-7 dicembre 1985) deceduta all’età di 104 anni ) è stata una critica d’arte e scrittrice francese ingaggiata a dirigere e sostenere il movimento DADA.


Buona lettura

DADA: Nascita del Cosmo n.1 /6

Appunti di Scena e di Posa

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Julius Evola: Filosofo

Secondo il Filosofo italiano dadaista Giulio Cesare Andrea Evola (1889-1998) noto come Julius Evola, la scelta cade su di lui nell’analisi del cosmo artistico dadaista perché esponente di spicco della corrente internazionale in Italia. Analizzandolo scrive:
Ogni territorio occupato con lo scopo di abitarvi è prima di tutto trasformato da caos in cosmos; cioè, per effetto del rituale gli viene conferita una forma che lo fa così divenire reale.

Cosmos, assimilato in molte lingue del mondo, è il significato originale di Ordine, ma attualmente questa parola è generalmente usata come sinonimo di Universo per gli Argonauti, Astrofisici, i Cosmonauti, e Astronauti.

Per la cultura occidentale filosofica l‘Ordine di Cosmos segue il disordine caotico di Caos. Quindi per attuare un Nuovo Ordine delle cose ai cosmopoliti abbisognava un vero Caos a monte (insurrezioni) Questa parola d’ordine attraverserà la civiltà europea per 2.000 anni fino al 1.900 e senza farsi identificate dai cittadini e i loro governi ignari. Leggendo Evola invece, si denota l’origine e lo scopo del grande mutamento politico che sarà il “Fascismo Italiano”. I passi successivi di Julius Evola vanno incontro all’Arte, attraversano l’ Arte, la crisi dell’Arte fino alla nascita della filosofia metafisica Nazionalfascista. Egli sarà l’istruttore e maestro alchemico delle Avanguardie e di Marcel Duchamp dando una svolta metafisica alle sue opere incomprese allo stesso Duchamp che ne faceva uso spregiudicato militare senza sapere che, il contenuti li governava silenziosamente Cosmos, riordinando, Marcel Duchamp, su consiglio di Evola, tutte le proprie opere in direzione del Grande Vetro. dando ordine cosmico al proprio Caos lievitandolo “oltre la linea dell’orizzonte” dove la Sposa meccanica (astronauta e cosmonauta) ascende ai cieli.

Manhattan 1929

New York è una città-stato che si definisce Cosmopolita per eccellenza perché comprendente persone provenienti da molti paesi diversi, asserendo che: “l’immigrazione ha trasformato questa città stato in una metropoli cosmopolita“.


Cosa comporta il cosmopolitismo metropolitano?

1: avere un’ampia conoscenza internazionale e quindi essere mondano; ciò permette una maggiore e più ampia diversità culturale. Ciò ha portato ad atteggiamenti più cosmopolita tra le giovani generazioni della città rispetto agli anziani diventati storici e datati. 

2: La città cosmopolita è composta da persone provenienti da tutte le parti del mondo, città accogliente per capacità numerica, ricchezza e una popolazione cosmopolita più o meno ospitale, dirigente e radicata all’interno.

Molti aggettivi legati al concetto cosmopolita sono convenzioni per giustificare una ragione comportamentale di classe, come ad esempio, l’essere “sofisticato”, atteggiarsi ad alto grado di lussuria stabile che corrisponde a canoni mondani, dando vita ad una sorta di classicità iconoclasta dal valore nobile, antico e di rispetto.

Star cinematografica americana

La Posa:
Tutta le battaglie portate avanti dalle Avanguardie per la distruzione delle immagini iconoclaste damonasteri e palazzi monarchici finiscono nel torto quando uccisa nel caos rivoluzionario – ad esempio – la zarina erede Anastasia, una bella zingara dei deserti discendente di nomadi pecorai mediorientali vincenti si atteggi con gli stessi panni principeschi per sostituirne il “Corpo” etnico monarchico zarista appena sterminato, riproponendo la stessa immagine sacra combattuta e distrutta dai cosmopoliti per farsi adorare quale principessa popolare. Questa nuova sagoma si atteggia in pose sofisticate simili alla lussuria conquistata sfoggiando gli stessi abiti con gioielli facsimili. Mentre per la prima principessa la posa era dettata dal corredo di corte ereditato nei secoli e quindi iconoclasta, la seconda ha una finzione recitata per soddisfare l’immaginario collettivo popolare come se , al posto di Anastasia , la bella zingara avrebbe governato meglio la Russia o le monarchie in genere e con la ipnotica arte del cinema, falsificarne la storia.

L’atteggiamento dell’attrice incrimina tutti i fautori delle Avanguardie ‘900 e di chi, oltre loro, ha appoggiato la “rivoluzione borghese” (giacobina) prima o si sia animato poi per renderla vittoriosa anche ad EST usando il falso ideologico ne facevano monopolio etnico, estetico, quindi neo classico e classista. A questo punto dopo aver arrestato le vittime prescelte, macchiate di fango l’ effigia reale e recluse nei sottofondi storici per essere trucidati, la nuova arte borghese capitalista si circonda di aggettivi di corte impropri come: “sofisticato, mondano, colto, raffinato ecc.”.

Sostituita l’immagine Reale con il Falso cinematografico e fotografico, l’Arte moderna assume tutta la responsabilità di essere divulgatrice di Falsi storici.

Segue parte seconda: (2/3)


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Dada archivio


Antiarte – Asimmetria 2/2

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Salon d’Automne

Coi quadri cubisti e fauve, alle Aste parigine truccate del Salon d’Automne dei primi novecento, si gettano le basi per un ipotetico preziario d’Asta al rilancio iperbolico di quadri d’Arte Moderna.
La manipolazione del Salon da parte delle Avanguardie, dei cataloghi, dei critici prezzolati e collezionisti anonimi, darà inizio alle più grande truffa d’Aste di “arte moderna” ancora oggi persistente che dalla quella avventura non si vuole più tornare indietro.
In tal modo il “collezionismo clandestino” del ‘900 verrà legalizzato e ufficializzato potendo in tal modo far girare grossi capitali non più  oscurati od “occultati” come ai tempi di Monet, Césanne e inizio Matisse, ma con le Aste del Salon d’Automne si gettavano le basi della nuova economia di Arte Mercato.

Grazie all’Arte i Capitali potevano sconfinare di stato in stato e di mano a mano. Parallelamente le industrie si coalizzavano in cartelli di settore determinando il valore d’arte, ma presto l’Arte pittorica cominciò a perdere il suo fascino congelandone i capitali. Arte. L’industria attraverso le banche e la nuova contabilità Import-Export poteva finanziare grandi operazioni Multinazionali come il sottobosco intellettuale alleandoseli alle nuove conquiste politico commerciali. Quindi ci fu una forte stagnazione per l’Arte durante gli anni 30 fino al 1945 in quanto, essendo vaghe le sorti della seconda guerra mondiale e del potere capitale mondiale, la prudenza la fece da padrone, bloccandosi l’ascesa di Mercato e i prezzi per poi riprendere velocemente il rialzo nel dopoguerra. Per fare ciò bisognava ricostruire a memoria la storia dell’Arte con molti artifizi e nasconderne i propri reati.

Collezionismo malato o affare commerciale?

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Non possiamo parlare di sindrome compulsiva dei Fratellii Collyer ma una cosa è certa, i collezionisti d’arte del novecento accumularono spesso le centinaia e centinaia di opere dello stesso artista. A sfatarli da tale malattia, la ricca borghesia industriale cosmopolita giocava sull’astuzia a loro favore che le tele d’arte moderna sbilanciavano le osservazioni delle Guardie di Finanza ritenendo quel collezionismo stravagante: malato, chiudendo un occhio per tanto pingue guadagno da quelle tele stracce senza arte. I Ministeri delle Finanze d’Europa pagheranno a caro prezzo quella loro superficialità.

Tornando a monte, già nel 1910 si era portati a credere che il Danaro fosse l’unico “metro di misura” per giudicare la valuta d’Arte. Con il diffondersi delle società capitaliste industriali, l’espandersi di grandi Capitali alla conquista di nuovi mercati e nazioni, l’Arte moderna va perdendo il suo compito politico culturale per diventare ciò che è oggi un elemento d’arredo che determina lo stile, il cambiamento di Mode, gusti accelerando la modernizzatrice degli ambienti. L’Arte del quadro con Bauhaus, getta le basi di una nuova società astratta, sterilizzata, asettica e clinica, esclusivamente oggettuale.

Con Bauhaus, in un triennio nascerà la società moderna dei nostri giorni, scuola artistica imprenditoriale, tecnologica, erede senza passato storico di riferimento facendo scuola a livello planetario. La Cultura perde la propria memoria storica seguendo un divenire assente. La Geometria si espande, diventa dominante e prende possesso delle superfici. E’ “astrattismo” tecnico e quindi l‘asimmetria torna simmetrica cambiando volto all’Arte.

Sfrattati gli Dei altrui dai templi, bombardate le loro chiese e resi minori gli Dei altrui, l’arte si direziona al Capitale industriale modificando nuovamente gli orientamenti dell’opinione pubblica, sfavorendo il concetto che: “Un capolavoro lo si giuda dal valore estimato all’Asta o al  Mercato”, ma in ambedue i casi , cubismo e l’astrattismo, resteranno legati al rendimento capitale. L’Astrattismo essendo un prodotto “vuoto” , stilizzato, abbatteva i costi di produzione seriale esaltando il Design.
Si getteranno le basi di un ateismo nichilista moderno, si derubano tele negli stati altrui senza sentire il peso del sacrilegio, si distrugge si devasta, ed è guerra: la Seconda Guerra Mondiale.
La cultura e l’Arte si riparano dalle bombe e scendono in cantina.

Ciò porterà a credere che il Danaro se vincente diventerà l’unico “metro di misura” per giudicare con successo e valutare tutte le cose, le persone, le esistenze umane, ma solo se si lasciano nuovamente capitalizzare.

Le Avanguardie che tennero per un ventennio sotto scacco l’Arte, col diffondersi del capitale come meritocrazia popolare che dona premi ai rinnovatori artistici, culturali e sociali, liebera dagli impegni assunti agli inizi del secolo, i quali torneranno pittoricamente al mondo figurativo poetico sfruttando la propria notorietà.

L’astrattismo invece diventerà una icona d’arredo che determina il cambiamento del gusto dettato dalla Moda, modernizzando i costumi e l’ambiente.
Con il cubismo reale di Le Corbusier e l’esperienza estetica astratta della Bauhaus, l’arte s’incamminerà verso il concetto che l’Arte è Arte e nient’altro che Arte. Ma avendo perso di vista l’Arte stessa il concetto primordiale artistico (inganno), come disse Lucio Fontana: “Tutto diventa Arte e niente è Arte.” La tecnologia farà esplodere le creatività mondiale di più generazioni di soggetti economicamente deboli in quanto viene a meno la figura mecenate del finanziatore nevrotico alla conquista del mondo commerciale : il Collezionista capitalista animatore delle rivoluzioni industriali moderne. I grandi prezzi sborsati alle aste, nascondono ancora i loro rimpalli di ricevute bancarie e cambiali sotto forma di quadri.

La Cultura Classica perderà la propria memoria storica inseguendo il Capitale. Tutti i suoi artisti rincorreranno un divenire deviato dall’ambito successo speculativo al danaro facile generando prodotti immaginifici irraggiungibili, asimmetrici senza senso. Il capitale che ha animato tutte le rivoluzioni estetiche punterà ancora una volta su di un solo quadro: il Video, (Fanes) generatore di immagini virtuali simmetriche e asimmetriche, finanziando il capitale i propri rampolli artisti etnocosmopoliti che dal video avendone il monopolio, genereranno arte astratta dannandosi felicemente come i giovani artisti del novecento: le Avanguardie, che per raggiungere l’immortalità nella storia dell’Arte si sono lasciati bindolare ubbidienti agiati, altrimenti sterminati.

Nella Lussuria l’Arte torna ad essere generatrice di bellezza virtuale.

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Greta Garbo: cosmopolita

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“Cubismo e Picasso”

Anti Arte – Asimmetria 1/2

Asimmètrico: ciò che presenta asimmetria, che manca di simmetria, di armonica corrispondenza fra le parti. (Vocabolario Treccani)
Cubismo vuol dire Asimmetria.

esempio di asimmetria

Picasso, come le sue composizioni le dispose in modo asimmetrico, i volti e le facce le vuole forzatamente mostruose asimmetriche. Nell’asimmetrismo, il cubismo genera se stesso, ma anche nel post cubismo picassiano l’artista impone le sue regole estetiche asimmetriche a suo monopolio . Nessun disegno o quadro o scultura picassiana deve rappresentare cose simmetriche. Il movimento cubista di Barcellona che in passato era l’armonia urbana di rette prospettive simmetriche, con Pablo Picasso, quel principio armonico salta, si “deforma”, spaventa. Quindi il cubismo di Picasso divenne l’antitesi del Cubismo Storico di Barcellona; L’Arte cubista diventerà l’Anticubismo di Picasso. L’Asimmetrismo picassiano non è ciò che l’artista afferma ma è ciò che nasconde il reo deforme.

Nella loro furia distruttiva e invasione di campo, le Avanguardie cubiste cercarono di sostituire le icone romantiche e sacre con nuove figure scarne, rachitiche, approssimative abbozzate come rivoltanti mostri. Nati volutamente brutti per volere dell’artista (sua dichiarazione alla signora Stein)  Picasso con una squadra di affiliati molto determinati tramerà contro l’Arte “classica” usando come arma la stessa Arte inscenando la prima “Anti Arte” espressiva in segno di sfida.

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Picasso asimmetrico: Ritratto a Dora Maar

Lo sforzo delle Avanguardie per la distruzione sistematica di ogni immagine iconoclasta (religiosa, storica o poetica) a favore della nuova “brutta forma” o “parolaccia”, s’imposero come unica e vera Arte. Infine apriranno una breccia con metodi strafottenti e vincenti.

Tutto ciò li porterà  a produrre a livello industriale “cose” e “roba” inanimate o senza anima per invadere e inflazionare il mondo delle Belle Arti, la sfida lanciata ebbe successo grazie alle corazzate economiche americane, contro le quali le esili economie europee poco difesa potevano opporre.

Il 18 Novembre 1901 l’Inghilterra e gli Stati Uniti firmarono Il Trattato Hay-Pauncefote. E’ il preliminare per la costruzione strategica statunitense del Canale di Panama. (trattato di non ingerenza negli affari americani). Tra i due imperi si crea una solida Alleanza che si realizzerà nele manovre congiunte di guerra per il controllo dei mari ed oceani. Ma quei militari volevano di più, volevano espandersi in Asia prendendo di spalle la Russia. L’Arte, come la Cultura europea, divennero parte integrante di quel progetto muto asservendo la causa congiunta.

Tolta l’anima e l’animato all’arte, tolto il soggetto figurativo cui l’Arte ci aveva abituati ad essere rappresentati nei secoli osannandoci, tolto l’essere ispirante nei quadri iconoclasti tutto era ridotto al solo “oggetto”, sotto forma di “cosa” o “roba” senza mestiere e parte. Essendo i grandi “collezionisti” delle Avanguardie uniti dalla pretesa politica di dominare ogni forma di commerci,  per i finanziatori dell’illecito in arte quei quadri erano oggetti di transizione di capitali in attesa di rimborso (con interessi) a OperAzione conclusa e nazione conquistata. Con le Avanguardie Il quadro diventa una cambiale, un titolo al portatore, una quota di borsa, un pegno al Banco, un prestito a vista, un investimento a lunga scadenza ed altro ancora di finanziario. L’investimento nelle Avanguardie non sarà per l’Arte ma pegno per l’operato bellico degli “artisti” fratelli delle correnti cui facevano parte.

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Con questa concezione etnoeconomica, la Fratellanza diventa ufficialmente Cosmo-polita e i cubisti di Spagna attueranno i principi insurrezionali dietro la spinta della nuova Arte moderna venduta ancora prima di essere prodotta. I cubisti spazzeranno via i vecchi impressionisti, appropriandosi del capitale organizzativo a loro destinato, finanziamento sospeso dopo la fallita insurrezione del 1905 in Russia. La Rivincita o Nuova Rivoluzione da imbastire aveva bisogno di nuovi volti, di una nuova generazione sconosciuta.

Gli impressionisti erano bruciati perché scoperti quali responsabili dei motti del 1905.
Con tali principi e fini di conquista, la nuova organizzazione escludeva dal nuovo comando tutti coloro che non erano designati o scelti, generandosi  nuovi quadri monotematici e monocromatici arruolati ed istruiti facenti parte della stessa generazione. Per attuare  in simile piano i giovani artisti ed intellettuali dovevano avere in comune la stessa fede ed orgoglio di fare meglio dei loro predecessori uscenti. Non potevano fallire.

A sua volta i perdenti non devono venire a conoscenza della ragnatela, i punti che univano la nuova organizzazione artistica ed essere più riservati. Per l’effetto sorpresa, nelle manovre strategiche preparatrici dei nuovi colpi di stato, garantiva al “collezionista” un ritorno sicuro al danaro sborsato non sentendosi esposti. Scopriremo più avanti che Avanguardia era un “sistema” di successo per la creazione di un vasto moto politico cosmopolita, un vero Esercito Civile di volontari molto ampio di senza Patria.

Picasso: figura asimmetrica (particolare)

In una società capitalista moderna progettata dai guru della finanza, non era più possibile contemplare  la circolazione di simulacri religiosi divinatori anche se capolavori storici. L’arte doveva diventare Merce per il culto Capitale. L’arte classica sarebbe stata capitalizzata solo se sottomessa a giudizio di valore dal Mercato a condizione che, l’arte sacra fosse sfrattata dai suoi templi sacri per divenire oggetto non più divino ma di culto turistico apportando capitale ai botteghini dei Musei d’Arte e dunque, assoggettata ad una commissione economica speciale sottoposta ad Assicurazioni.

Asta e Mercato

Asta d’Arte

Sfrattati gli Dei dagli altari, l’Arte si direziona  e polarizza verso l”oggetto super valutato, super capitalizzato, modificando gli orientamenti dell’opinione pubblica a favore di un concetto che: ” Il capolavoro lo si giudica innanzitutto dal prezzo estimato all’Asta o dal  Mercato.” L’arte torna a diventare iconoclasta nei nuovi Templi Museali ed essere oggetto di culto pilotato aumentandone la stima e fama mondiale.

Sotheby’s : vendita di una Madonna

Segue la seconda parte
Antiarte – Asimmetria 2/2

Arte: Le bugie

Asseriva Paolo Villaggio: “le bugie sono la parte piu credibile delle Biografie”

Paolo Villaggio ha distrutto il moralismo all'italiana. Per questo ...
Paolo villaggio, attore italiano

Questa affermazione non cade dal cielo a casaccio e tanto meno è una deduzione spiritosa di un comico italiano che, pur di stare sulla cresta dell’onda spari delle massime devianti. Questo tipo di denuncia viene da più parti dai mondi intellettuali.

I personaggi “famosi” spesse volte sono costruiti. Una centrale di burattinai ne forgia l’aspetto, l’anima e il mito come nel caso degli Oscar del cinema e dei Premi Nobel, (sono esclusi per il momento i rappresentanti Nobel delle Scienze).

Quello dell’attore è un mestiere che ci porta a conoscere antichi personaggi storici attraverso narrazioni da palcoscenico (Teatro-Circo) è molto piu facile la bugia e divulgarla come sincera. Gli attori sono coloro che s’immedesimano nel personaggio dandogli un anima propria interpretata, oppure attraverso la falsa interpretazione ne modellano in altro senso anche le scritture. (speculazione intellettuale)

Le Biografie storiche spesso sono la risultanza di interpretazioni soggettive, memorie parziali, ricerche monche, verità nascoste, deviazioni a pagamento per ragioni stotico/politiche di che le stilla. Un buon lavoro di ricerca, riscontro e confronto, spesso mettono il luce le Biografie malefatte o bugiarde.

Gertrude Stein

“Mia sorella è una bugiarda”.
Così Leo Stein accusava la sorella Gertrude scagionandosi sulle presunte simpatie e accordi sotterranei tra le destre europee e gli USA, trame tessute dalla stessa Gertrude. Con tale calunnia Leo e il fratello maggiore Michael, prendevano le dovute distanze da Gertrude sui sospetti criminosi di convivenza e responsabilità politico/falsaria in Arte nella creazione e fondazione del Mercato speculativo d’Arte Moderna descritti nel libro delle sue confessioni intitolato “Autobiorafia di Tutti” testo redato dalla stessa Gertrude S. dandoci un ritratto preciso degli artisti ed intellettuali del suo tempo in Europa con i quali aveva allacciato relazioni pericolose, dandoci le tracce della base segreta operativa americana in Europa per la creazione di uomini ombra (spie) atti alla gestione della Prima Guerra Mondiale, le 2 Rivoluzioni russe e la seconda guerra mondiale, terremoti politici che hanno squassato l’Europa per 50 anni.

Amante e librettista di tetro, Gertrude sa che la Bugia sul palcoscenico regna sovrana e la sua magia sta nell’interpretazione generatrice di un arte escatologica dentro l’Arte stessa. (La falsità)
Escatologico: aggettivo. Pertinente all’interpretazione dei destini ultimi dell’uomo e dell’universo.

Ippogrifo Produzioni in scena al Teatro Astra con lo spettacolo "Furiosa"  Eventi a Verona
Ippogrifo: FURIOSA

Prima di diventare teatro , l’Eroe è l’Uomo maiuscolo più vicino all’immaginario universale. Esso è un prodotto collegiale selezionato e distillato da studiosi uomini di cultura ed interpreti (attori-poeti)che ne forgiano il carattere e l’aspetto, l’uso della sue armi e i fini dell’impresa.

L’Eroe delle masse o eroe massificato, in politica viene corredato e trasformato in “Attore” politico, un primate evoluto che si distingue al di sopra delle masse diventandone elemento Alfa, elemento guida, o come lo sottolinea Gertrude Stein: in Genio.


Tratto da “Autobiografia di tutti” di Gertrude Stein

Posso dire che solo tre volte nella vita ho incontrato un genio, e ogni volta mi è suonata dentro una campanella, e non mi sono sbagliata; posso dire che in ogni caso questo è accaduto prima che ci fosse un riconoscimento generale della loro qualità di genio. I tre geni di cui voglio parlare sono Gertrude Stein, Pablo Picasso e Alfred Whitehead. Io ho incontrato molta gente importante, e molte persone di livello, ma ho conosciuto solo tre geni di prima classe e in ogni caso, a prima vista, ho sentito suonare qualcosa dentro di me. In nessuno dei tre casi mi sono sbagliata.

Alfred North Whitehead – matematico inglese

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Arte e Capitale 3/3

III°
Arte come Errore amato e armato

Philippe Daverio
Philippe Daverio splendido critico d’Arte italiano.

Philippe Daverio se ne è ben guardato di andare oltre quella sua scoperta che stava dietro la parola “Avanguardia” inventata da Giulio Cesare per sondare il terreno dei nemici e attacchi di sorpresa. Daverio limitandosi ad accennarla si esonerò dalle responsabilità del caso, come se, in politica tutto ciò fosse non una novità; ma lo fu certamente per il mondo dell’ARTE che sempre tace per non sollevare un polverone storico..
Philippe Daverio rese pubblica la sua scoperta in modo soft, gentile, col sorriso sulle lebbra, ironico, astutamente  ingenuo come sempre, come chi  ne parla senza ragion di causa come dire: chi vuol intendere  intenda, insomma un suggerimento. Ma  come asserisce la cosmopolita  Rita Levi Montalcini, neurobiologa quando afferma che, l’intelligenza umana sia nata da un errore del cervello evolvendosi, così fu per l’Avanguardia una volta che ebbe profanato l’Arte classica perseguendo nell’errore di genere in un Arte Moderna senza sapere dove ci avrebbe portato.
Di quest’Arte Moderna se ne parla sempre meno e senza capire a fondo di cosa si stia parlando, sostenendola comunque ad’oltranza nell’errore fino al diniego assoluto amato ed armato.

Balla e Despero futuristi: “ costruiremo milioni di animali metallici, per la più Grande Guerra..”.
boccioni
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Citazione:

Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà morale e fisica viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.

Karl Marx, “Miseria della filosofia”

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