Poesia cosmica n. 74

Alle Belle Arti.

Bella la si sapeva e a lui bellissimo ella s’addiceva
e sguardo miopie evaso le rendeva la dolcezza più soave.
Tenero volto su alto collo esaltava in capo la pittrice
una crocchia virginea cinta di nastri rossi adorni ove
infilzava i pennelli indisusi tra i suoi capelli d’oro.

Si volse come richiamata da sguardo su di lei fisso
e meravigliata all’imbambolato dona un sorpreso lampo;
Putto l’ arciere dalle punte dorate entrambi li trafisse, e,
pur non conoscendosi in quell’istante tutto di loro infuse.

Sfugge allibita lo sguardo la bella osservata intimidita
e all’angolo opposto perplessa lo pone senza moto, sospesa
poi, riaccomoda delicata su di lui il punto fisso incuriosita, e,
tutta si sente avvampare e il desiderio di conoscerlo accrebbe.

home
enea anchise

Pubblicità

Red Rose: Diceva

Privet Love:

Lamenta:.”in fin dei conti
nessuno mi insegnò ad amare
.”
Gli amici dicevano: “si fa cosi“,
imitandoli.
A lei non piacque e lo lasciò
a due mesi dal matrimonio.

Ancora adesso lamenta che non sa
come comportarsi con le donne:
Non so se piaccio o se sbaglio ancora
dannandomi nella cerchia di segrete stanze.”

Va a prostitute senza pretese d’imparare
e ci riprova con quelle ripensandola.
Lei, la sua prima volta, che tanto amò,
colei che diceva che non seppe amarla
non riuscendo più a distaccarsi dal peccato,
amandolo, amandola viva nel ricordo.”



Red Rose
(poeta orfico)