DADA: Nascita del Cosmo n.1 /6

Appunti di Scena e di Posa

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Julius Evola: Filosofo

Secondo il Filosofo italiano dadaista Giulio Cesare Andrea Evola (1889-1998) noto come Julius Evola, la scelta cade su di lui nell’analisi del cosmo artistico dadaista perché esponente di spicco della corrente internazionale in Italia. Analizzandolo scrive:
Ogni territorio occupato con lo scopo di abitarvi è prima di tutto trasformato da caos in cosmos; cioè, per effetto del rituale gli viene conferita una forma che lo fa così divenire reale.

Cosmos, assimilato in molte lingue del mondo, è il significato originale di Ordine, ma attualmente questa parola è generalmente usata come sinonimo di Universo per gli Argonauti, Astrofisici, i Cosmonauti, e Astronauti.

Per la cultura occidentale filosofica l‘Ordine di Cosmos segue il disordine caotico di Caos. Quindi per attuare un Nuovo Ordine delle cose ai cosmopoliti abbisognava un vero Caos a monte (insurrezioni) Questa parola d’ordine attraverserà la civiltà europea per 2.000 anni fino al 1.900 e senza farsi identificate dai cittadini e i loro governi ignari. Leggendo Evola invece, si denota l’origine e lo scopo del grande mutamento politico che sarà il “Fascismo Italiano”. I passi successivi di Julius Evola vanno incontro all’Arte, attraversano l’ Arte, la crisi dell’Arte fino alla nascita della filosofia metafisica Nazionalfascista. Egli sarà l’istruttore e maestro alchemico delle Avanguardie e di Marcel Duchamp dando una svolta metafisica alle sue opere incomprese allo stesso Duchamp che ne faceva uso spregiudicato militare senza sapere che, il contenuti li governava silenziosamente Cosmos, riordinando, Marcel Duchamp, su consiglio di Evola, tutte le proprie opere in direzione del Grande Vetro. dando ordine cosmico al proprio Caos lievitandolo “oltre la linea dell’orizzonte” dove la Sposa meccanica (astronauta e cosmonauta) ascende ai cieli.

Manhattan 1929

New York è una città-stato che si definisce Cosmopolita per eccellenza perché comprendente persone provenienti da molti paesi diversi, asserendo che: “l’immigrazione ha trasformato questa città stato in una metropoli cosmopolita“.


Cosa comporta il cosmopolitismo metropolitano?

1: avere un’ampia conoscenza internazionale e quindi essere mondano; ciò permette una maggiore e più ampia diversità culturale. Ciò ha portato ad atteggiamenti più cosmopolita tra le giovani generazioni della città rispetto agli anziani diventati storici e datati. 

2: La città cosmopolita è composta da persone provenienti da tutte le parti del mondo, città accogliente per capacità numerica, ricchezza e una popolazione cosmopolita più o meno ospitale, dirigente e radicata all’interno.

Molti aggettivi legati al concetto cosmopolita sono convenzioni per giustificare una ragione comportamentale di classe, come ad esempio, l’essere “sofisticato”, atteggiarsi ad alto grado di lussuria stabile che corrisponde a canoni mondani, dando vita ad una sorta di classicità iconoclasta dal valore nobile, antico e di rispetto.

Star cinematografica americana

La Posa:
Tutta le battaglie portate avanti dalle Avanguardie per la distruzione delle immagini iconoclaste damonasteri e palazzi monarchici finiscono nel torto quando uccisa nel caos rivoluzionario – ad esempio – la zarina erede Anastasia, una bella zingara dei deserti discendente di nomadi pecorai mediorientali vincenti si atteggi con gli stessi panni principeschi per sostituirne il “Corpo” etnico monarchico zarista appena sterminato, riproponendo la stessa immagine sacra combattuta e distrutta dai cosmopoliti per farsi adorare quale principessa popolare. Questa nuova sagoma si atteggia in pose sofisticate simili alla lussuria conquistata sfoggiando gli stessi abiti con gioielli facsimili. Mentre per la prima principessa la posa era dettata dal corredo di corte ereditato nei secoli e quindi iconoclasta, la seconda ha una finzione recitata per soddisfare l’immaginario collettivo popolare come se , al posto di Anastasia , la bella zingara avrebbe governato meglio la Russia o le monarchie in genere e con la ipnotica arte del cinema, falsificarne la storia.

L’atteggiamento dell’attrice incrimina tutti i fautori delle Avanguardie ‘900 e di chi, oltre loro, ha appoggiato la “rivoluzione borghese” (giacobina) prima o si sia animato poi per renderla vittoriosa anche ad EST usando il falso ideologico ne facevano monopolio etnico, estetico, quindi neo classico e classista. A questo punto dopo aver arrestato le vittime prescelte, macchiate di fango l’ effigia reale e recluse nei sottofondi storici per essere trucidati, la nuova arte borghese capitalista si circonda di aggettivi di corte impropri come: “sofisticato, mondano, colto, raffinato ecc.”.

Sostituita l’immagine Reale con il Falso cinematografico e fotografico, l’Arte moderna assume tutta la responsabilità di essere divulgatrice di Falsi storici.

Segue parte seconda: (2/3)


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Chi è Picasso?

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Pablo Picasso nasce a Málaga nel 1881, in Spagna, primogenito di José Ruiz y Blasco e María Picasso y López .

Il nome vero di Pablo Picasso è tutto un programma, quasi comico in una Francia che dagli inizi dell’Ottocento ai suoi cittadini impose per ragioni anagrafiche il solo nome e cognome paterno; lui no, lui era il divino Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Martyr Patricio Clito Ruíz y Picasso. Per l’anagrafe francese: Pablo Ruìz 

Foto: Pablo Ruiz (detto Picasso)

padre di picasso

Il Padre:

foto:  José Ruiz y Blasco, padre di Pablo Picasso docente di belle Arti, ottavo degli undici figli di Diego Ruiz de Almoguera, era un pittore specializzato nella rappresentazione naturalistica (soprattutto uccelli). In vita fu professore presso la locale scuola di belle arti e curatore di un museo. Il giovane Picasso manifestò sin da piccolo la passione paterna e talento per il disegno.
Fu il padre ad impartire al piccolo Pablo le basi formali dell’arte figurativa, come il disegno e la pittura a olio. Picasso, non completò mai  i corsi superiori all’Accademia di San Fernando di Madrid, lasciando l’istituto entro il primo anno di studi.

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La Madre
María Picasso y López
aveva ascendenze in parte italiane (il bisnonno materno, Tommaso Picasso , lasciò il comune ligure di Sori per stabilirsi a Malaga).
Secondo la madre, la prima parola da lui pronunciata fu “piz”, abbreviazione dello spagnolo lapiz, “matita”.,

Innanzitutto Pablo Ruiz y Picasso porta ufficialmente in arte  il cognome ebraico/genovese della madre Maria Picasso y López di origine italo/argentina (Genova da parte italiana), congiunta a nozze con il pittore spagnolo Josè Ruiz e Blasco (1838–1913).

Il padre di Picasso purtroppo aveva un cognome compromesso con le attività eversive anti monarchiche in Spagna, in quanto, un certo “Ruiz” attentatore e sobillatore di masse, verrà fucilato come rivoluzionario dalla Casa Reale, la quale, estenderà i suoi sospetti e pregiudizi su tutti coloro che nel reame portavano il cognome Riuz. Non furono gratuiti ed illegittimi i loro sospetti , li vedremo prendere forma durante  la Guerra Civile di Spagna.  

In una lettera di Picaso ad Ardegno Soffici, datata  Parigi 20 Aprile 1915, il pittore  cosi scrive in merito all’interessamento di Ardegno Soffici all’albo genealogico italiano di Picasso:

Caro Ardegno,
Ho ricevuto questa mattina la tua lettera col ritratto fatto dal mio antenato, il Picasso di Genova, ma, avevi detto che era un pittore di battaglie e mi mandi un ritratto. Intanto ti ringrazio, ma se potrai procurarmi delle foto di altre sue opere la mia curiosità sarà soddisfatta.

Quindi Pablo Picasso vanta non solo di esser “figlio d’arte, ma anche “nipote d’arte”.
La corrispondenza ed amicizia tra Picasso e Ardegno Soffici verrà ripresa più avanti  durante le ricerche sui Futuristi e il loro ruolo cosmopolita nell’avere coperto e diretto le manovre eversive per la preparazione della Prima Guerra Mondiale italiana datata 1915/18, (un anno dopo lo scoppio).

Le relazioni  metteranno in luce  i Futuristi come un nutrito gruppo omogeneo cosmopolita con base a Napoli presso la marina mercantile, così a Roma e Milano, anche se, per la Storia dell’Arte, i Futuristi vengono presentati come quattro gatti randagi un po sognatori e un po intellettuali,  ma i “Balletti Russi” evidenzieranno che dietro l’Arte e in quei Tour in Italia, esserci cospirazioni nei vari Congressi europei per manovre congiunte militari con altri stati dove i cosiddetti Balletti Russi a fine Congresso concludevano ben altra cosa che lo svago. Infatti, Ardegno Soffici comincerà la sua carriera “artistica” nelle scuderie dei Cubisti, diventando poi di tutto e di più.

Prima della Guerra 15/18 vedremo Ardegno Soffici nel ruolo di “agitatore degli animi patriottici di destra”, e a fine guerra, cofondatore del Partito Fascista nascondendo alla storia le sue responsabilità cosmopolite in favore della guerra contro la Germania del Kaiser e la casa Reale degli Asburgo in vista dell’abbattimento definitivo di tutte le monarchie europee come da Programma di Basilea.

Messa in luce l’origine di Pablo Picasso, lo seguiremo passo passo tra le sue frequentazioni politico/eversive, e  in modo particolare quelle per l’abbattimento dell’Arte iconoclasta, patrimonio dell’umanità a favore di un mercato industriale del quadro a copertura di un capitalismo agguerrito a giuda Massonica per la creazione di un Mercato d’Arte per grandi filantropi collezionisti che nulla avevano che vedere con l’Arte maiuscola.

continua: 


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L’Alloro cos’è?

ALLORO: (Laurus Nobilis )

Perché il laureato s’incorona con un ramo di alloro intrecciato il giorno della Laurea?

http://tutumversi.blogspot.com/2016/03/assaggi-di-letteratura-la-corona.html

Serena Mauriello curatrice dell’articolo del sito allegato sopra, merita una giusta lettura presso di lei in quanto sito meritevole e molto articolato su diversi temi d’interesse pubblico. Al suo articolo dedicato all’alloro, volevo aggiungere memoria alla sua memoria espandendola. Per tale operazione, la finestrella dei messaggi e opinioni ha dei limiti riduttivi per le risposte in quanto limita le battute macchina (caratteri) . La risposta, avendo bisogno di più spazio è stata ospitata qui da me in quanto, l’Alloro è materia di per se orfica e poetica. A chi si dedica agli studi universitari e in special modo alla poesia troverà delle gradevoli informazioni inerenti a tema Alloro.

Dopo avre letto l’articolo di Serena, tornate qui e scaricate la risposta in PDF. :  Alloro 

Altre informazioni storiche e di costume italico, vi sorprenderanno, special modo i poeti.

Buona lettura:


Note:
L’alloro è una pianta aromatica e pianta officinale appartenente alla famiglia Lauraceae e al genere laurus.

Nome scientifico: Laurus nobilis
Famiglia: Lauraceae
Classe: Magnoliopsida
Regno: Plantae
Ordine: Laurales
Categoria tassonomica: Specie

da: Wikipedia


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DADA: la Nascita (4) – SHOCK’ART

DADA: Le lettere anonime

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SHOCK’ART
«…perché le loro opere,
rifiutate quando stavano in vita,
oggi sono diventate popolari»

Erica Bisetto
Tesi: anno accademico 2014/15,

Che ogni uomo gridi: vi è un grande lavoro distruttivo,
negativo da compiere. Spazzare, ripulire. La pulizia
dell‟individuo s’afferma dopo lo stato di follia,
di follia aggressiva, completa, d’un mondo lasciato
nelle mani di banditi che stracciano e distruggono i secoli.
Senza scopo né disegno, senza organizzazione: alla follia
indomabile, la decomposizione.»
Tristan Tzara,

Manifesto DADA:. Tristan Tzara,

Basterebbero soltanto quelle due note a citazione per comprendere appieno che DADA non fu un movimento artistico ma un movimento ordinario per il disordine. Per fare ciò ci vogliono giovani cadetti coscienti che abbiano voglia di dimostrare in pratica le lezioni apprese nelle Accademie Militari.
Un Manifesto è un atto costitutivo pari a un giuramento per gli adepti  che vi aderiscono , e le parole schizofreniche del rumeno Tristan Tzara (fondatore zurighese) sono già intrise su ciò che sarà la pulizia etnica che avverrà ad opera del gruppo dadaista dissoltosi in Germania nelle maglie naziste:

La pulizia dell’individuo s’afferma dopo lo stato di follia,
di follia aggressiva, completa, d’un mondo lasciato
nelle mani di banditi che stracciano e distruggono i secoli.

continua Erica Bisetto nella sua tesi di Laurea:

È una repulsione istintiva, quasi atavica, ad essere evocata da quest’arte “. Eppure, ciò che dovrebbe essere naturalmente rifiutato non solo è accettato, ma prolifera e SI insinua fino all’interno delle istituzioni più prestigiose. Dove finisce la sua forza d’urto? Come puoi convivere ammirazione e ripugnanza? Perché, insomma, l’arte degli ultimi anni ha scelto lo shock?
Che ci sia stati momenti nella storia dell’umanità ove si sia fatto uso della  Shockterapia, le pagine di storia moderna sono intrise di ferocia progettuale oltre il limite umano, quasi rasente il castigo divino per tanta esagerazione avvenuta. Le opere classiche di letterature sono le migliori fonti informative sulla quantità e metodi di shock utilizzati, e, per quanto vogliamo negarlo, l’effetto sorpresa genera sempre shock. Per operatori militari quale si riveleranno poi i DADA, lo shockterapia sarà una pratica costante nei mutamenti di umore della loro Arte.  Lo scandalo, l’ingiuria, la falsità, la follia, il crimine, la crudeltà sono pratiche attinenti alla creazione di un effetto  Shock.
Dopo Fauve, Cubismo e Dada lo shock in arte diverrà una prassi quotidiana.
Continua Erica Bisetto:
Che qualche momento della storia sia stato un altra sopraffazione operata dallo shock ai danni di altre categorie può essere, in definitiva, ad attribuire un valore alla retorica dello shock. Affrontare in quest´ottica il tema dello  shock   significa allora, primariamente ritrovare l’originario significato di un termine la cui pervasiva presenza nel discorso critico si associa alla mancanza di un qualsiasi riconoscimento a livello minore del suo impiego, giacché né l’arte né, tanto meno, la storia dell’arte compaiono nelle proposte,  proposte dai presenti anche affronte dell ‘ormai consolidata istitu-zionalizzazione della retorica che fa dell’elemento sorprendente, perturbante, innovativo la struttura stessa del racconto storico, scandito fino all’approccio scolastico alla materia da una sorta di ritmo del capolavoro

(…) DADA è imporre la capacità di adunare i martiri fratelli per disorganizzare la plebe, concetto estetico adottato dagli esuli: la clandestinità occultata e il brigantaggio
Le Lettere anonime, i pizzini, i portaordini, le staffette ecc. erano le formule più consone per comunicare, minacciare, ribellarsi, arte malavitosa utilizzatrice della famigerate “lettere o letterine  anonime” di chi vuol ferire senza essere scoperto.

La lettere anonime sono il ceppo su cui poggia Dada che sceglierà queste come modello di comunicazione tipica delle società anonime perché Avanguardia cosmopolita e quindi, perennemente mimetizzata nelle avventure strategiche. L’anonimato, l’indecifrato, l’incomprensibile sarà il linguaggio ideale delle loro operare azioni di sabotaggio e disordine sociale. Manipolare senza farsi scoprire, questa è l’arte delle arti: l’inganno.

Le droghe

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Il cubismo il dadaismo il surrealismo sono discipline pittoriche capaci di creare illusioni ipnotiche enigmi risolvibili solo in presenza di droghe. Quindi  “Basta con l’alloro!”, decantava Charles Pierre Baudelaire: Viva! l’Assenzio, la Belladonna, la Morfina, l’Oppio ecc. Baudelaire sdoganava in Francia agli artisti l’uso di nuove droghe inscritte nel  suo capolavoro:  “I Fiori del Male“. Baudelaire in quel capolavoro ci descrive in modo criptato gli effetti reali e i danni collaterali di ogni singola droga sotto la sua ipnosi sa  genere.
I Fiori del Male è in sostanza un opera “botanica” per Baudelaire alla scoperta meticolosa dei veleni storici dell’Arte diventando egli stesso  la cavia numero zero,  cavia intelligente che attraverso metafore ne descrive gli effetti paradisiaci o i devastanti inferni paranoici di  quei veleni botanici assunti in corpo, aspirati  o disciolti nelle vene  come profumi  o sostanze mediche sottoponendosi viaggiatore chimico sottoposto ai potenti veleni e sappia tenere sotto controllo la ragione per descrivercela nei minimi dettagli prima di dissolversi nelle forme e figure etere lontane, irraggiungibili alla ragione, luogo astratto dove le geometrie e colori si scompongono e tra questi le parole.

L’opera  “Fiori del Male”  diverrà per le Avanguardie parigine un manuale d’uso, , non solo guida per gli artisti ma anche per letterati ,  medici e farmacisti. Negli anni diverrà Charles Baudelaire una stella guida e ispiratrice della letteratura mondiale. Opera sogget-ta a mille interpretazioni perché criptata.  Siamo a fine ottocento e la conoscenza messasi a disposizione della scienza  voleva sapere tutto, scoprire nuovi mondi fino a ieri vietati, sconosciuti al puritanesimo e  alle religioni dominanti.

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I Cosmopoliti volevano approfondire e sperimentare tutte le scienze spalancandone di nuove nascoste dentro, preferendo le idee pratiche alle ipotesi dogmatiche o divine per avviare nuove industrie mai prima viste, nuovi modelli di pensiero, nuove mode, nuovi prodotti. L’arte nella scienza ampliava i propri confini non più contenibili nel figurativo, quindi doveva distruggere il vecchio per creare il nuovo; in due parole: “Rivoluzione Permanente” dichiarando guerra non alla Borghesia, falso concetto dadaista di classe in Arte, ma ai “Conservatori” che tutto vogliono immutato nel tempo. Ecco perché nel cosmopolitismo ebraico non si  trova mai nella Bibbia la parola Eterno. Non esiste. Tutto è mutevole sotto la spinta che animi le rivoluzioni, moto perpetuo degli astri celesti rotanti  nel cosmo infinito. A Dada non importa sapere il risultato immediato della propria Arte ma gli effetti che essa genera sulle cause dei movimenti istintivi per dargli una Direzione.

CAOS

Nulla è  preordinato dice il “Libero Arbitrio” ma non sapendo nulla del domani cosmico ecco che nel Caos si attinge non alle idee, ma alla sperimentazione mai prima azzardata. Scomporre per ricomporre, tagliare per disassemblare, ressemblante, e assemblare nell’unito, sovrapponendo cose e cose e parole senza una ragione precisa in quanto la ragione è sinonimo di “conservatorismo”, ecco il motivo de Genio/i nella storia che mai ebbero lasciato per iscritto nulla, lasciando l’interpretazione libera ad ogni Arbitrio.

Gli artisti e letterati sottoposti agli effetti ipnotici di droghe, cominciarono – con una serie di esplosioni dinamitarde al rallentatore – a rappresentare la dissociazione tra forma e colore incamminandosi verso la scomposizione frammentata con l’utilizzo di spatole e pennelli per confinate nella forma figurativa. A partire dal 1839 la rivoluzione artistica fu certamente condizionata durante il Romanticismo causa la nascita delle prime  macchina fotografichePer svincolarsi da questo abbraccio mortale impari per alta definizione dei solfuri,  ecco che gli artisti lanciano la sfida  dell’uomo contro la macchina fotografica facendo cose che la stessa macchina non poteva fare, produrre immagini la dove all’obbiettivo era interdetto ad entrare: nella mente.

Saranno le “le nuove tecniche ” pittoriche a determinare un  diverso approccio all’arte e non più la veridicità di rappresentazione della realtà nel fare alto di valore ad  un ritratto e una prospettiva.
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el 1823 nasceva il Realismo (pittura politica) come ultimo canto del cigno, poi, dal 1850  nasce l’Impressionismo , segue il Puntinismo  avviandosi al Postimpressionismo. Ma la macchina fotografica nel frattempo si evolve con lastre sempre più belle e precise nei contorni e finiture e quindi, la pittura comincia a pedalare in salita esalando fiato buffato fino a quando le Avanguardie che daranno vita a nuove discipline pittoriche simili alle primitive dell’uomo. Non più  rappresenteranno la realtà in Arte, ma l’effetto di droghe che nell’immaginario vive l’artista scavando  nella psiche (nuova materia medica di Freud) cervello sottoposto a bombardamento neuronico da parte di allucinogeni somministrati elaborando nel surrealismo le allucinazioni visive apparse.

Arte e Copyright

In quel percorso storico dell’Arte, in America nasce il Copyright, il Diritto di invenzione, Diritto d’Autore che coinvolgerà gli artisti capitalizzandoli, e che per tale malattia da denaro trasformerà tutti gli artisti in  manieristi, dando vita alle correnti estetiche dell’arte censurate e riservate al singolo. “Vietato imitare la mia arte”.
La ricerca o rincorsa costante verso nuova estetica diventerà una fustigazione costante per gli artisti non più liberi di aggiornarsi. Dada se non altro è meritevole di aver combattuto il monopolio stilistico in pittura facendo uso di spazzatura letteraria. Ecco le letterine anonime ritagliate dai giornali prendere forma e senso criptandole

occhio cerchiatoFoto: Hannah Hoch – “Occhio cerchiato” in codice (Alto Ufficiale)

Pittoricamente, il collage figurativo cubista darà i natali alla formula “pittorica”  dadaista, che a sua volta,  al tramonto della corrente isterica,  passeranno il diritto di Copy ai surrealisti.

Dira Kiki di Montparnasse di loro: “Usciamo con dei tipi che si chiamano dadaisti e altri che si fanno chiamare surrealisti, ma io non riesco a vedere questa gran differenza tra loro!”), notti in cella, ricoveri, eccessi…

La sovrapposizione delle immagini che fluiscono una dentro all’altra dando più punti di vista nella frammentazione del tempo in cui avvenne il fotogramma (flash) o dello spazio di tempo in cui avvenne la “scena”  fu il proseguo dell’esperienza psicoanalitica, psichiatrica e psichedelica delle droghe. Ciò vale per tutte le correnti del Novecento.

Ma i dadaisti  molto presto si rendono conto che le immagini figurative non erano più sufficienti  per combattere l’ideologia marxista che imperversava in Europa infastidendo la  Borghesia industriale e i Conservatore. I Cosmopoliti si resero conto che dovevano, non solo creare nuovi intellettuali  a sbarramento, ma nuovi poeti capaci si sintetizzare un concetto in uno slogan ,  ma per ciò ci voleva a monte in arma capace di combattere la parola logica della filosofia marxista. La guerra stava unificando i dialetti dei combattenti nella unica lingua nazionale. I sondati umili imparavano a leggere e  i lavoratori  stampavano i loro quotidiani. Bisognava attaccarli sul territorio del lessico.
Dada individua la Parola facendola sua arma d’attacco. 

I Capannelli

Il “Krarsch ttinraas add sre ti ututur tu tsm ecc” sproposito dadaista, corrispondeva al nostro “bla bla bla bla bla” con gli indici nelle orecchie di chi parla ma non ascolta, gesto ritenuto maleducato o provocatorio per  interrompere o scanzonare il proselitismo marxista o la discussione dei capannelli di piazza. In  Europa i capannelli di piazza erano molto diffusi e affollati, or non più. Il Capannello era una “sorta di dialogo”   dove si sfidavano due opposte fazione di pensiero oratorie e le persone in circolo seguivano la discussione imparando molte cosse, apprendendo  molta cultura, cambiando opinione in basa alla ragione di diritto. il capanellismo di piazza (non più di moda) poteva adunare fino a 30 spettatori e moltiplicarsi in decine e decine di adunanze diverse  nella stessa piazza. I più frequentati erano quelli domenicali. Quindi la provocazione DADA cominciò a dare spettacolo  di se blaterando frasi sconnesse tra i capannelli.   

L’Analfabeta funzionale: 

La metamorfosi intellettuali nelle masse è compito degli intellettuali, ovvero, coloro che facendo della parola un arte sanno generare in scrittura profonde ipnosi stabili convertendo spesso la ragione. Ma erano pochi quelli che sapevano leggere e scrivere a quei tempi, quindi confondere le idee al popolo con l’oratoria è sempre stata una cosa  possibile. Nascono i DADA, disturbatori di piazza, teatro, e oratoria contro la Ragione Umana attraverso l’uso della parola sconnessa o raggirata.

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Poesia DADA

” Prendete un giornale. Prendete le forbici.
Scegliete nel giornale un articolo della lunghezza che desiderate per la vostra poesia.
Ritagliate l’articolo.
Ritagliate poi accuratamente ognuna delle parole che compongono l’articolo e mettetele in un sacco. Agitate delicatamente
Tirate poi fuori un ritaglio dopo l’altro dispo-nendoli nell’ordine in cui sono usciti dal sacco.

Copiate scrupolosamente.
La poesia vi assomiglierà.
Ed eccovi divenuto uno scrittore infinitamente originale e di squisita sensibilità,
benché incompreso dal volgo.”
Trattto da : Tristan Tzara, “Per fare una poesia dadaista”

continua….


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DADA: la Nascita ( 3)

Aspetto politico e i DADA

Il Futurologo prima di imbastire un modello sociale nuovo si muove anzitempo per avere il risultato desiderato in tempi dovuti demolendo oppure ottimizzando a proprio favore le forze in campo con le tecnologie disponibili. Il Futurologo è il Progettista del cambiamento.

Nell’era industriale dove sono le scienze a determinare la quantità e la qualità delle merci; il lancio del prodotto, la sua distribuzione, il consumo  ecc. con una nutrita squadra di statisti una volta raccolti i dati reali il governo può programmare uno sviluppo sociale quinquennale, decennale o cinquantennale imputando ordini all’avvio della trasformazione sociale in corso promuovendo delle”Riforme”.

La preparazione mentale dei cittadini consumatori, da sempre è una prerogativa degli uomini di cultura, ovvero, intellettuali manipolatori capaci di convertire le mentalità usando come mezzo l’ipnosi della propria arte e un Media. La pittura, la musica, la letteratura, la  poesia, la geometria il teatro sono muse olimpiche ipnotiche che generano il bello, il fecondo, l’armonia, esse hanno il compito di armonizzare la società in pace circondandola di bei sogni. mentre: il brutto, il brutale, l’insulto, la disfida, il rumoroso,  l’arroganza, l’indisciplina, la precarietà, ecc sono muse infernali che generano disordine, preludio di incubi e guerre.

Il Consigliere dei futurologi è il Filosofo, ovvero colui che prepara il cambiamento mentale dei Direttori Ufficiali in capo che a sua volta, attraverso il proprio comando, generano ad adepti e sottoposti i nuovi ordini imposti: capi uffici, capi sezione, servizi  e maestranze.

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Al fine di integrare meglio il nuovo uomo schiavizzato alla produzione industriale, una serie di agenti spia, reazionari, concorrono al  controllo l’umore nei reparti di produzione, segnalandone i malesseri ai superiori. Nel frattempo possono anche accendere o istigare contraddizioni tra le maestranze creando dissociazioni o frammentazioni, situazioni di comodo per meglio governare le masse trasformate in single elementi produttivi o atipici.
Attraverso l’illusionismo, il futurologo  o politico o sindacalista o la stessa  proprietà in piena crisi economica o per avidità, seda in nome delle promesse pattuite  i malumori infondendo speranze. Nel frattempo il tempo passa inconcludente disertando le promesse, altrimenti è disobbedienza, insurrezione, rivoluzione.

II°
Per i Cosmopoliti nulla è lasciato al caso.

Nell’era moderna dove tutto s’inventa ed’altro s’inventerà e si costruirà, quando le guerre sono studiate male od organizzate peggio, sarà la potenza di fuoco a dare ragione alla Vittoria decimando a strage. Essa seda il disordine sociale e rancore nell’euforia, ma i militari vincenti, sapendo anticipatamente sull’esito finale della battaglia programmano ancor prima della fine di questa, progettano i preparativi  per i modelli sociali futuri da imporre ai perdenti ancor prima che le masse belliche tornino a casa o s’accorgano della manipolazione in atto, scappando di mano la situazione come avvenne in Russia.

Coi propri agenti, i Ministeri dispongono le modifiche da apporre livellando al ribasso le opinioni. Ma il Comunismo del 1917, per i capitalisti fu una iettatura non programmata e quindi andava fermato a tutti i costi. Nasce in piena guerra il bisogno di studiare una mossa strategica perfetta e mimetica da ribaltare i pronostici sociali europei.

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Marcel Duchamp stratega, “campione di scacchi”, uomo ombra, astuto  agente dalle mosse imprevedibili ed  invisibili, consulente futurologo negli Stati Uniti per conto del Governo france-se alleato, fu un provetto cooperatore e coordinatore delle Avanguardie artistiche del 900 in Francia che si spostava su quella linea di pensiero.
Nel 1916 in piena guerra mondiale, da New York, ipotizza e genera due nuove correnti artistiche di “distrazione di massa” ; il Dadaismo per la Germania e il Surrealismo per la Spagna. Proprio come fanno i Serial televisivi senza fine che utilizzano la Puntata precedente come vettore ipnotico della successiva per modificare il senso dei sensi attraverso l’ipnosi, il dadaismo utilizzerà tipografi, fumettisti e vignettisti spacciando quei prodotti come oggetti artisti chiedendo e ottenendo l’immunità popolitica, in tal senso ebbero modo di divulgare rapidamente  la calunnia, l’inegligenza e lo sfottò contro i superiori di Stato e la Polizia militare. l’Arte assume un ruolo di propaganda.

III°
Il volantino.
Il volantino è un oggetto di comunicazione simile ai dispacci militari. Il volantinaggio che in america gli strilloni  stradali chiamano “Pubblicità” o “Reclam” assume in Europa il ruolo di agitatore politico/sindacale. Tale arte minore ha un costo minimo di stampa e di spesa dando ottimi risultati. Il volantino diverrà per molti decenni l’arma di divulgazione di massa per gli insoddisfatti e repressi. La Rotativa familiare da stampa diventa un oggetto perseguibile di legge.

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La calunnia, la maldicenza, l’accusa infondata, lo sfottò ed altro ancora , sono alla base del Dadaismo di massa. A causa del facile successo di divulgazione e comunicazione clandestina, i dadaisti impronteranno tutto il loro operato utilizzando la Stampa, il Carattere tipografico, il Collage e il Teatro, vettori di disordine concettuale, ma nel frattempo  inviano in codice gli ordini cosmopoliti criptati nelle immagini. Tali manifestini e settimanali “artistici” venivano spesso requisiti dalla polizia inglese sovraintendente in Germania a fine guerra ’18,  la quale non ne veniva mai a capo sul contenuto crittografato. La dissacrazione DADA era un concetto di utilità e non d’Arte.

foto: esempi dadaisti

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IV°
Assalto alla Diligenza tedesca.
Poiché DADA nasce come opposizione insurrezionale con il compito di adunare per ceppi separati i reduci sbandati di guerra impedendogli di riavvicinarsi al  socialismo industriale organizzato politicamente e restaurare la famigerata “Diligenza” tedesca distrutta – prerogativa di successo della monarchia nell’era Kaiser – la distrazione dadaista fu uno degli elementi catalizzanti capace di dare un futuro possibile ai Cosmopoliti che nella guerra videro si il dissolvimento dell’intera organizzazione sociale monarca, ma nel socialismo emergente vedevano la propria morte.

Tristan Tzara dadaista nichilista:

«Vi è un grande lavoro distruttivo da compiere – dichiarava il manifesto Dada del 1918 – spazzar via, ripulire. La purezza dell’individuo si afferma dopo lo stato di follia, di una follia aggressiva, completa, senza scopo, né disegno, senza organizzazione…»

DADA ad un certo punto diede un taglio netto e politico a se stessa. Nel “Cabaret Voltair, del 1919 avviene la scissione. Il “gruppo artistico” borghese dei ricchi si scinde dal “gruppo di fuoco” interventista menandosele di santa ragione (ci fu un braccio rotto). I secondi si trasferiranno a Berlino, Colonia e Francoforte facendo presa diretta sulla organizzazione cosmopolita divisa in più tronconi europei d’intervento: i comunisti radicali di Rosa Luxemburg (Aschenazita) , i Socialdemocratici e la destra militarista.

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Il gruppo di fuoco staccandosi dai Centri Direzionali svizzeri  (Università) che fino allora avevano condotto tutte le operazioni belliche  portando al disfacimento economico e politico dell’intera Germania e Austria e capitolazione dei sovrani compresa, davanti ad un simile disastro la compagine marxista progettava una Germania diversa da quella direzionale svizzera. I marxisti  schiacciarono l’occhio-lino  alla Russia in fermento  progressivo, frenati nopn poco dalle posizioni anti leniniste della rigida di Rosa Luxemburg, Martire verrà arrestata e uccisa

La guerra  finisce nel 1918, Il Socialismo russo si stava trasformando rapidamente in Comunismo diretto dai Soviet, diretti da una nuova e diversa formazione Cosmopolita con a capo Lenin e Trotzskji. 

Senza l’autorevolezza del Kaiser, l’esercito della SA, “Sturmabteilung” (assaltatori)  i sopravvissuti alla guera, con le banche ridotte al lumicino i Cosmopoliti  agli inglesi dovevano governare l’ingovernabilità.   Ciò valse anche per l’Austria e le sue ex repubbliche, come anche per l’Italia, la Polonia e tutte le repubbliche slave rimaste orfane di Sovrani.
La disoccupazione venne usata come arma di  distruzione di massa gestita speculativa-mente dal Capitale. La fame continuò  a decimare i cittadini dissidenti anche nel dopoguerra. Tra pandemie sospette e derrate alimentari promesse dagli americani e mai pervenute frrono lasciate a marcire nei magazzini inglesi, distributori “autorizzati” delle derrate, esperti in fame indo/asiatica ed africana. In tal modo gestirono il dopoguerra europeo come nazi/colonialisti.


Nel frattempo gli inglesi dovevano tenere sotto controllo tutto l’ex impero Ottomano frantumato e affamato spartito con la Francia  per accaparrarsi ciò che in guerra si  rivelò una grande risorsa strategica: il carburante. L’impero ottomano ne era ricchissimo. Con una matita rossa e una bussola nasceranno nuovi confini e stati come la Persia, L’Iraq, la Turchia, la Giordania, Israele la Palestina e tutti gli altri paesi confinati di lingua araba.

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Ma come tutti i paesi europei finiti in miseria, pare il Destino prendersi gioco e  tanta soddisfazione  nel vedere i belligeranti  europei indebitati in modo spropositato per eccesso di  forniture di munizioni in una guerra che sembrava senza fine. L’Europa intera fu giostrata magistralmente dai Cosmopoliti industriali e bancari e senza che se ne accorgesse. Nessun Fato, nessun Destino ma solo destinati dalla volontà programmatica.

La donna in nome della Patria, in  quel progetto scopre il lavoro e lo sfruttamento.

VI°

Era cominciata cosi, con  la Prima Guerra Mondiale o Grande Guerra, o biblica Guerra della Nazioni come la si vuol chiamare, con una Serbia lasciata sola e senza munizioni a combattere contro un gigante sentendosi tradita.
Ora, tutti i belligeranti europei, chi più o meno, erano finiti economicamente in miseria e perdenti  a causa delle forniture di munizioni. Gli Usa cinicamente sospesero le forniture di munizioni a tutti i belligeranti, tedeschi compresi, facendo tacere le armi  degli eserciti  in quanto la nuova Russia, ritirandosi dal gioco ingannevole, rischiava di  scopriva gli altari delle Patrie come are sacrificali di umano sangue.

L’America dovette fermare il gioco sulla  scacchiera  per via del Comunismo, altrimenti i perdenti non avrebbero mai avuto modo di pagare le munizioni consumate pur lavorando sodo per qualche secolo. Nel frattempo i Cosmopoliti diventati  sovranazionali e Multinazionali, in sella ai vari stati e Governi decaduti, si spartivano privatamente i confini del mondo in una nuova materia geografia; la Geografia Politica, geografia  sulle risorse planetarie, suddividendosi il bottino per le future ere industriali. Il loro Giuramento di Basilea era quasi alle battute finali.

VII°

Gli Stati Uniti che erano entrati in guerra economicamente  più poveri di tutti, ne uscivano felicemente più ricchi dei tutti. Gli Stati Uniti erano diventati l’Unico Impero che poteva permettersi di dettare legge su tutti i partecipanti forte dei suoi agenti aschenazim  (6 milioni in america) e gli altri milioni mimetizzati e sparsi in tutte le nazioni. Così fu.  Tutti gli stati occidentali erano sottomessi, tutti tranne uno: la Russia Ortodossa. Quindi l’operazione numero  N.1 degli agenti Aschenaziti in Russia  fu l’eliminazione del clero ortodosso. I  cosmopoliti, falsi comunisti, cominciarono col la divulgazione dell’ateismo di stato e sterminio dei sacerdoti ortodossi.

Ma ci fu un errore di valutazione su un ex clerico;  Iosif Vissarionovič Džugašvili detto Stalin (acciaio), ex seminarista ortodosso che diresse le future operazioni del PCUS usando come controspionaggio alla  “CEKA “ (ЧК) i sacerdoti confessori ortodossi mimetizzati nel popolo. La CEKA era la polizia segreta di Lenin, i suoi appartenenti erano denominati čekisti, un nome che è ancora utilizzato per riferirsi all’odierno FSB russo, successore del KGB. Stalin non perseguitò mai gli ebrei russi sapendo che attraverso la  loro opera spionistica era possibile sapere anticipatamente le mosse avversarie, spiandoli senza lasciare traccia. Innanzitutto dopo la morte di Lenin, e sostituitolo, Stalin preparò il Giuramento a Lenin  una sorta di preghiera politica alla base del giuramento per chi intraprendesse la carriera politica. Diceva fra se : Il Comunista non è uno qualsiasi è un militare legato a giuramento, chi tradisce verrà scomunicato o giustiziato”. In tal modo sottomise tutti i leninisti al giuramento. Lo scoglio più grosso saranno i Trotzkisti detentori dei vertici dell’Armata Rossa, uno stato nello stato che diede grossi problemi interni e grande successo alla formazione del primo stato comunista al mondo.

Concludendo sul clima in cui i Dadaisti sono stati costituiti: alla domanda dei futurologi  fatta nel 1917 agli alti comandi Usa: ” Che ne facciamo della Russia e dei Comunisti?”  Il Presidente W. Wilson si volse indietro consultandolo sguardo di chi aveva messo in piedi tutto questo pasticcio e che ancora vivo, aveva il ricordo glorioso della sua guerra scatenata nel 1905 – Russia-Giappone – ma che soffriva sul suo capolavoro rimasto incompleto, la risposta  fu breve secca e riconoscibile per il doppio colpo della mitraglia:  “DADA!” (Theodore Roosevelt)

Theodor Roosevelt (Teo d’Oro / Dio d’Oro) morirà nel rancore il 06 Gennaio 1919 per non essere riuscito a conquistare per la seconda volta la Russia. Verrà immortalato anche lui tra i Patriarchi americani, chi idealista e chi preoccupato senza sorriso.

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Era l’anno 1916, il destino del mondo era già stato programmato male: DADA!

Questione Aschenazita vedi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Aschenaziti

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DADA

 

Poesia Cosmica n. 43

A POETI e SIBILLE

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Mentre per il Vate greco antico (Poeta e sacerdote), l’interpretazione dei sogni, i voli degli uccelli, i presagi femminili e gli eventi storici umani e altro erano materia indovina imparando a interpretare in essi i dettami riconosciuti quali DNA del nostro destino (Fato); alfabetizzandosi il poeta torna Vate se interprete delle parole dette e scritte, riconoscendo in esse il DNA del nostro ed altrui destino quale Volere misterioso Divino.

 

 


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: Omero


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archivio Enea Anchise

Processo 4: Imputati Dada alzatevi.

CHIARIMENTO SUL “NOBEL SBAGLIATO”

Qualche lettore mi ha chiesto di dare ulteriori spiegazioni sulla mia critica al Nobel assegnato a Solženitsyn

Bene, il lettore ha ragione in quanto, chi non conosce i fatti in questione  pensa che  dietro la questione DADA si nasconda una campagna antisemita. La cosa non mi riguarda in quanto, informato sui fatti sto indagando sull’uso ed ‘abuso che si è fatto dell’Arte ad opera di chi, di tale scempio ha fondato in tempi postumi un impero. Ognuno risponda delle proprie azioni e non alle ragioni del proprio Stato. Stiamo parlando d’Arte non di etnie politico/religiose. Ogni religione genera il proprio  decoro e Arte, ma non deve mancare di rispetto, o schernire o interferire sugli altari altrui.

Abbiamo visto attraverso lo scrittore Alexander Isayevich Solženitsyn nella pagina Processo DADA2,  la letteratura in mani manigolde, essere diventata un potente arma di persuasione ipnotica, per la costruzione di opinioni indirizzate a sostegno del vero come del falso. La letteratura è di fatto un arma potentissima in quanto genera potenti ipnosi dalle quali poi non è facile sottrarsi o risvegliarsi. 

Il caso Solzhenitsyc rappresenta il falso ideologico proposto con forza determinata. L’utilizzo di “ritorte” musicali, forti accenti e timbri che applicati alla letteratura innalzano l’enfasi nei superlativi a favore di un Regime rispetto ad un altro Regime; Nella narrazione di un falso anticomunismo che Solzhenitsyc ci ha trasmesso, qui non si vuole difendere il modello comunista a priori rispetto al capitalismo ma stiamo analizzando l’uso improprio dell’Arte a fini coercitivi letterari.

Questa tecnica del “politicamente scorretto” e poco rispettosa nei riguardi dei lettori fiduciosi del Regime di appartenenza. Arcipelago Gulag ha avuto in Europa un gran successo sui telespettatori coercizzati in lettori ipnotizzati a priori che restarono basiti per la crudezza del Regime avversario incitati a combatterlo  che con questa opera bugiarda, ebbero a disposizione un arma accusatoria, un arma impropria feroce, un fendente senza diritto di replica. 

Tra i due mali è meglio il nostro ” si diceva leggendo quel testo, aderendo in modo viscerale al sistema Capitalista che ebbe una impennata elettorale. In quegli anni, il regime capitalista aumentò immediatamente gli importi IVA (tax), poi una lunga serie di tasse indirette per autofinanziamenti consenzienti politiciNazionali contro il crudelissimo spaventoso sistema comunista avviando la Campagna di Polonia qualche anno dopo.

niziava in Europa la strategia di “Shock Economy” illustrata ampiamente dalla professoressa americana Naomi Klein che, oggi, più di ieri, le sue parole hanno assunto il giusto peso e senso, peccato che non essendo informata sulle questioni militari del proprio paese non comprese appieno certi spostamenti o fallimenti economici americani. Comunque il suo è pensiero meritevole e anche illuminante per chi ama sapere come si sono svolti i fatti golpisti nel mondo in quegli anni cruciali  ’80/’90/ecc.

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Con Arcipelago Gulag abbiamo visto che il gioco fu d’azzardo, vediamolo meglio.

Quando uscì in Europa la parola Gulag da quel momento in poi fu associato a Lager e nell’immaginario collettivo europeo le due parole erano l’una la traduzione dell’altra. Quindi Gulag era sinonimo di inferno, punizione, prigionia, forni crematori; sepolture di massa e migliaia di morti di fame e stenti ecc. Quel furbetto di Solzhenitsyc racconta di centinaia di Gulag sparsi per tutta la Siberia che occupavano una massa di 20 milioni di prigionieri costretti a lavorare fino allo sfinimento e senza magiare per chi si rifiutava. Supponiamo che l’immaginario incubo di Solzhenitsyc fosse vero e trasferiamoci in America nel periodo della conquista del West.

Nell’ottocento, l’Europa emigra verso le due Americhe milioni di cittadini in esubero e di tutte le etnie sue  interne, ma dobbiamo prendere atto che la colonizzazione per i due ceppi linguistici Inglese ed Espano non fu certamente una cosa facile. Erano terre vergini da espropriare ai legittimi proprietari usando la forza, la violenza, l’inganno e la tracotanza. Costruire una ferrovia che unisse i due oceani attraversando gli Usa costò la morte di un paio di milioni di lavoratori cinesi ai quali portare oggi il rispetto dello sforzo dato.
Sempre i cinesi, lasciarono un altro milione di morti nella costruzione del Canale di Panama, morti per infezioni paludose e malaria. Poi ci sono i neri delle piantagioni agricole, i minatori, boscaioli, contadini , allevatori, cercatori d’oro e milioni di carpentieri veramente bravi addetti alle costruzioni edili, scomparsi completamente dalla storia delle due Americhe, finiti nel nulla.
Per mettere in bella luce se stessi, gli USA una volta conquistati i terreni e organizzate le prime Colonie, chiamarono i loro invasori “Coloni”, mentre Solzhenitsyc i suo coloni russi li chiama al ribasso “prigionieri”. Le due cose fanno la loro sporca differenza.

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foto: costrizione del Canale di Panama, territorio conquistato alla Spagna.

L’onestà intellettuale che ha portato a declassare in prima lettura l’opera Arcipelago Gulag sta nel fatto che Gulag – tradotto in Italiano e anche nelle altre lingue europee – vuol dire per tutti Colonia. Quindi la colonizzazione della Siberia rispetto a quella americana era basata sul volontariato e non sull’imposizione. Se poi ci fossero state delle squadre di addetti ai lavori forzati, ricordo agli americani che nella loro filmologia il pigiama a righe bianco/nero dei prigionieri incatenati ai piedi, divisa in uso nei campi nazisti negli anni 30/45, fu copiata dal nazismo agli americani come anche i Lager. Ma la critica d’arte al prestigioso Premio Nobel per la letteratura, assegnato a Solzhenitsyc, presenta tutta la malafede dei Nobel perché lo sapevano che Gulag voleva dire Colonia, e che le colonie russe non erano inferiori al numero dei paesi e città fondate dai coloni americani. Se il clima fosse sfavorevole in Siberia non è certamente colpa della Russia. Certamente la California, per il suo clima favorevole, coi suoi coloni è stata confortevole che a confronto della colonizzazione della Russia, fu una passeggiata. Ma i conti si fanno con quello che la natura ci dona o che si ha a disposizione.  Quindi il buon Solzhenitsyc, quando fu sorpreso a fare spionaggio industriale in favore dei cosmopolita di oltre frontiera, fu esonerato dal lavoro e spedito in Siberia a costruire la Nuova Gerusalemme. Di cosa si lamenta? Pare che a Solzhenitsyc la voglia di lavorare fosse un malessere psicologico e fisiologico generale, e se è stato maltrattato qualche volta, lo fu da parte dei suoi fratelli di fede che non amano troppo mantenere i lavativi.

Stalin si prese a cuore la questione ebraica, un popolo ramingo senza terra, dandogli quella possibilità da tutti i popoli del mondo negata, una terra libera da popoli ove fondare la loro nuova città/stato. Quando un ebreo faceva i capricci, vedi Solzhenitsyc, la moglie Lenin, di Molotov e altri nomi importanti che volevano il primato assoluto su tutte le etnie e religioni di Russia ,  venivano spediti in Siberia  presso la loro comunità di fede per la rieducazione e il rispetto di tutte le etnie che la Russia ha sempre ospitato, rispettato anche se vestivano di solo pellame e piume, disciplinando i facinorosi. Tutto ciò si chiama Comunismo ( l’Insieme pacifico dei popoli)

Il risultato  del loro buon lavoro e impegno nel fondare il sogno israelita è possibile vederlo nel link allegato.

Buona Lettura

Obblast : Regione Autonoma Ebraica:
https://it.wikipedia.org/wiki/Oblast%27_autonoma_ebraica


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PROCESSO 1: Imputati DADA alzatevi!

Tribunale Internazionale dell’Arte – Milan-IT.

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“Imputati DADA alzatevi!”

Nei primi anni del novecento, Parigi era l’epicentro europeo di un vasto esercito di manigoldi, reduci, invalidi e falliti dell’insurrezione in Russia e Finlandia del 1905. La Finlandia fu conquistata, la Russia no. Le traccie degli organizzatori sparirono durante le due Guerre europee.
Chi meglio di Arte attraverso le sue opere riuscirebbe a raccontarci meglio e svelarci gli stretti passaggi politici di un passato che puzza ancora oggi d’intrighi? Quei sbandati senza cibo e tetto, tentarono attraverso le arti di riorganizzare le fila per un altro tentativo di “colpo di stato”, più mirato, più decisivo che culminerà nell’Ottobre del 1917 vedendoli conquistatori ed occupanti abusivi del  “Palazzo d’Inverno” a San Pietroburgo sede e residenza dello Zar Nicola II Romanov.

Quella insurrezione ci ricorderà la storia della Russia, essere stata non una “Rivoluzione d’Ottobre” ma un bel “colpo di stato” che culminerà con l’arresto (sequestro di persona) dell’Imperatore Nicola II Romanov fucilato in seguito con l’intera famiglia (minore compreso).
Con la caduta della dinastia Romanov si conclude in Europa l’Era delle grandi monarchie  sovrane. Resteranno ancora in vita e reggenti, il Re di Spagna e d’Italia protetti dalla vecchia nobiltà di Francia, ma sopratutto dalla Chiesa Cattolica Romana che possiede un impero troppo vasto pur senza stato, proprietario della totalità delle anime cristiane nel mondo Occidentale e Americhe.

Ufficialmente in Russia, in quell’Ottobre del 17 le perdite umane raggiunsero la modesta cifra di 10 caduti, un gran bel successo organizzativo per la strategia rivoluzionaria borghese europea camuffata da socialista. Fu una operazione indolore, un risultato unico nella storia della caduta degli imperi.

Il cinema e la letteratura, enfatizzeranno quel Golpe come una epopea comunista con migliaia di morti quando il comunismo in Russia non era ancora nato. Ma i disegni eversivi cosmopoliti si rivelarono anche questa volta brutali come i loro scarabocchi “artistici” Dadaisti. Ma oramai la rivoluzione dell’intera Russia si era messa in moto sfuggendo di mano ai progettisti cosmopoliti .
Soltanto dopo due mesi dalla scintilla dell’Ottobre 17 si può incominciare a parlare di vera e propria processione rivoluzionaria armata del popolo con motti di piazza, barricate, battaglie sanguinarie, processi politici impari per scovare i reciproci  oppositori infiltrati, trasformandosi quel processo politico in  un feroce azzeramento dello zarismo e del colonialismo angolo americano.
Ma in quel crogiolo infernale, anche per la borghesia russa golpista furono anni difficili, di contro moti, passioni violente, vittorie e sconfitte dove verranno espropriate dal popolo i mezzi di produzione agli industriali, motore centrale del Capitalismo Imperialista per la modernizzazione della produzione e futuro modernizzato.

La metamorfosi.

In quel disordine emergerà a fatica una nuova rivoluzione di stampo proletaria  che prenderà le sembianze del socialismo sovietico e che darà alla luce, un nuovo soggetto politico senza l’ausilio del danaro,  un nuovo modello che verrà contrastato  per più di 70 anni dagli eserciti europei, angloamericani e con l’ausilio  di tutti gli eserciti appartenenti alla ALLEANZA che oggi chiamiamo NATO. Con la Rivoluzione Comunista, la Borghesia cosmopolita scopre esserci a sinistra dei loro parlamenti una compagine rivoluzionaria con le carte in regola capace di amministrare i beni industriali e distribuzione dei prodotti senza il loro consenso monetario.

Con la conquista della Russia, il Capitalismo cosmopolita sperava di governare un così vasto impero  infettandolo col  principio della Proprietà Privata a conduzione Capitale sancendolo come “principio universale”.
Tale ideologia dovette fare i conti con dei  rivoltosi poveri e sovietizzati e socialisti, e poichè per secoli non conobbero l’uso della moneta alla base delle unità di scambio, non capivano il senso parlamentare dei quei privatisti che volevano tutte per se le cose altri .

Cosa centra tutto questo con la Storia dell’Arte? Seguendo questo Blog, FiloRossoArt vi porterà a ricostruire la storia negata all’Europa moderna presentandovela sotto una nuova veste rivoluzionaria: l’Arte e politica.
Chi è libero e senza pregiudizi ci segua perchè qui scoperchieremo i più noti  sepolcri imbiancati trovandoli vuoti d’Arte ma pieni di soldi.


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(DADA)

Processo 3 : Imputati Dada alzatevi.

San  Nicola II Romanov (detto ZAR)
Iconoclasta ortodossa
(Lezione di Storia, Antropologia, Sociologia, Politica, Religione e Arte)

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Oggi, a distanza di un trentennio dalla caduta dell’URSS, grazie alla straordinaria ripresa politico/economica della Nuova Russia, risorta sotto forma di Federazione e supportata dal riassetto e ammoderna-mento della Difesa (Armata Rossa e l’Esercito Nazionale di Russia insieme); la Chiesa Ortodossa d’Oriente è stata riconosciuta ufficialmente: “Religione di Stato” da Putin. Tale ordine religioso fu già dichiarato ufficialmente religione di stato da quel “diavoletto” di Stalin durante la seconda guerra mondiale dopo aver sconfitto nell’Armata Rossa lo strapotere militare ancora saldo nelle mani degli ebrei trotzkisti incapaci. 

Foto: Zar Nicola II° Romanov Santificato.

Ma il controllo politico e totale sul’URSS da parte dell’ebraismo cosmopolita ,    fu sancito dopo l’esplosione delle due Bombe Atomiche in Giappone, mandando Eisenhower, Stalin agli arresti domiciliari (non uscirà mai più vivo dalla sua dacia fino alla morte per avvelenamento)  e l’Armata Rossa, fu rinchiusa nelle caserme rimettendo  in  sella al comando dell’URSS gli Ebrei sotto il vigile comando del micidiale Berija (Capo KGB), il quale, fece arrestare tutta la compagine comunista presente nel governo per sostituirla coi suoi “compagni di fede ” . Fu ancora una volta  un bel Colpo di Stato con la benedizione americana come nel 17. La colpa storica di quegli arresti fu attribuita, come sempre a  Stalin,  definendo noi occidentali quelle nostre riforme subdole, le purghe staliniane “. 

Piove? “Colpa di Stalin”; Nevica? “Colpa di Stalin”; Manca l’acqua? “Colpa di Stalin”; Deragliamento? “Colpa di Stalin”; Muore il Patriarca, “Colpa di Stalin”; muore il Papa  Cristiano? “Colpa di Stalin”; Muore Stalin? “Colpa di Stalin”  ecc ecc Da quel momento qualsiasi cosa di negativo succedesse in URSS fu sempre: “Colpa di Stalin” . (propaganda Cosmopolita).

Dopo la condanna a morte di Giuseppe Stalin,  ad opera di Berija, (avvelenamento socrastico) qualche mese dopo il nuovo segretario del PCUS: Nikita Crusciov, maresciallo dell’Armata Rossa,  farà fucilare Berija per alto tradimento e arrestare i sette golpisti beriani che verranno a sua volta trasferiti in Siberia, mentre la figlia di Stalin scappò in America… come mai? I comunisti sttalinisti verranno liberati e rimessi nei rispettivi uffici di comando, conclamando nuovamente la Chiesa Ortodossa: Religione di Stato.

Per ritorsione ai suoi agenti fucilati e arrestati, la Nato, qualche mese dopo in Europa  inscenerà la prima “rivoluzione colorata”  del dopoguerra in Ungheria ad opera dell’agenzia pubblicitaria americana  “Casa delle Libertà” (Cia: Freedon Hause ), organizzazione spionistica cosmopolita che rivedremo in scena e baldanzosa   in modo permanente dopo la caduta del Muro di Berlino  rompendo le scatole a mezzo mondo.  La rivoluzione politica e anticomunista della “Casa delle Libertà” in Italia, vedrà la sua ascesa rapida con Berlusconi grazie ai finanziamenti illeciti legalizzati sotto forma di pacchetti Pubblicitari televisivi: (P2- Propaganda due, “Pubblicità”). A elargire i pacchetti pubblicitari è sempre la nota “Freedon Hause ” finanziatrice di tutte le rivoluzioni colorate con l’ausilio finale della televisione imbonitrice sequestrate.  

Di quella rivoluzione ungherese non se ne fece nulla, i carri armati sovietici restaurarono  l’Ungheria sotto l’ordine di “prigionieri di guerra”, patto  sancito a Yalta 1945. Perché gli americani non intervennero pesantemente? Seppero che c’era in produzione  la più potente bomba atomica mai registrata al mondo. la cosa che li scoraggiò è che era  avio trasportabile. La super bomba  in questione sarà la micidiale “ZAR”, la sua onda d’urto fece quattro volte il giro del mondo spostando di due gradi l’asse terrestre.

In quel clima postbellico (guerra fredda) passano gli anni dandosi i colpi nascosti e si entra nel peggiore dei colpi per i Russi che decreta la sconfitta dell’Armata Rossa nel 1986 Cernobyl. La Chiesa Ortodossa  dovette fare i conti anche con le ingerenze fastidiose della Chiesa Cattolica Romana (Polonia/Solidarnosc). Lo sforzo della rinascita (o resurrezione) della Russia, è una storia infinita censurata in europa, dove alla giuda della nuova Russia e Armata Rossa, ci saranno si,  uomini responsabili, ma anche di ferro; uomini di forte fede Ortodossa che prepareranno il Tranello del Golfo in Iraq.

Le battaglie post 91 irakena, e quelle  in corso oggi, evidenziano la direzione politico militare Ortodossa. Al Vertice della politica della Russia moderna in espansione i comandi militari risorti vogliono indietro tutto ciò di cui sono stati derubati illegalmente con l’uso della forza e inganno.

Tra tutte le rivoluzioni di ammodernamento militari e sociali di questi ultimi 30 anni, la trasformazione della New Russia, per voce della “Santissima Madre Chiesa di Russia” è stata decretata nella santificazione della famiglia Reale Romanov II°, quale Zar di tutte le russie e nel tradizionale stile bizantino.

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In Arte, per noi occidentali orfani di anima a causa delle Avanguardie filosofiche del 900, perdemmo l’anima durante la nascita della Psiche Freudiana quale materia medica e politico/mediatica o quant’altro se ne faccia uso, che ci ha condotto allo spazialismo, all’astrattismo estetico  modernizzandoci, si, e  ciò ci fa trovare scandaloso il comportamento della Chiesa Ortodossa di Russia in materia d’Arte. Ma  non lo è per la Chiesa Ortodossa stessa che nel santificare la famiglia dello Zar Nicola II° ce la  spiega con logiche teologiche, metafisiche, divinatorie e politiche, argo-mentandole con un linguaggio a noi ritenuto ostile  rispetto al nostro  modello di pensiero e d’arte moderna, pensiero tendente alla aconcettualità effimera che non sa produrre più nulla di concreto,  ma  che rimasti orfani di forme sacre e simulacri, ed avendo ucciso l’anima  delegando la sua in funzione alla  Psiche, siamo diventati feticisti e adoratoli di “roba” commerciale con valore dettato dalle “Leggi  di Mercato”.
Quando si accennano le “leggi del Mercato” quale governatore assoluto di tutte le transazioni umane, la Democrazia si trasforma – per sua logica – in Mercatocrazia. ovvero, un amministrazione politica e umano diretta dai Mercanti.
Sapendo che il Dio dei Mercanti è Ermes ( il dio ladro), i suoi sacerdoti sono coloro che chiamiamo Mercanti, ed essi  sono devoti ai furti,  truffe, gabelle più o meno legalizzate, divenendo queste il motore ‘inquinante” delle società capitalistiche  bancarie di oggi.

Come asserivano i dadaisti di inizio  secolo ; Noi siamo l’Anti Arte” vantandosene, si deduce che le forme di oggi, loro creature, cosa sono diventate in realtà? Cose? Roba? Mode? Maniere o Arte? Se mai fossero veramente Arte, quella Ortodossa di oggi  siede sulla scranna lasciata libera dai dadaisti diventando quella ortodossa, la moderna “Anti/Arte” all’avanguardia, in quanto, l’immagine iconoclasta riprende il posto nella “non più Immagine dadaista”.

LA PAROLA

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Che i dadaisti fossero una compagine ebrea è notoria, e che, per entrare nel gruppo bisognava fare domanda,  questo era meno noto, ma, se non si era fratelli di fede , la domanda veniva respinta. Punto.
Possiamo dedurre che, il dadaismo è un’arte circoscritta ad una sola etnia e quindi , per ragioni religiose non potendo essi produrre –  come i mussulmani monoteisti- immagini che raffigurano similmente corpi umani o animali animati (anima), la loro arte si distingue come espressione “tipografica.”  Gli ebrei ortodossi, come i mussulmani integralisti, non sono di cultura occidentale ma mediorientale, quindi, per loro  in arte, è permesso raffigurare solamente la “parola“, qualche omaggio floreale e geometrie.

Da qui è possibili capire il loro comportamento soggettivo, ricreativo, di pensiero, e il culto per certe opere, in quanto, sono espressioni formali ed estetiche della parola (vedi poesia e filosofia) usate abusivamente per far passare in codice i messaggi criptati per le Avanguardie o per il controllo e orientamenti delle masse. La funzione della loro arte diventa azione eversiva o squisitamente tipografica in quanto è basata sulla sola PAROLA.

Mentre il dadaista Duchamp parlava di ” arte retinica”, oggi possiamo catalogare i suoi giochi di parole, Arte fonetica p tipografica. Ciò non vale per i redymade in quanto oggetti sotto il controllo politico militare, quindi “cimeli di guerra”  ( più avanti analizzeremo le sue opere piene di sorprese)

Invece, l’immagine iconoclasta dei Cristiani Ortodossi, come quelle classiche religiose dei Cristiani Romani, rientrano in un altro filone d’Arte e che nulla hanno a che vedere o confrontarsi con l’Arte Mediorientale della Parola Scritta. Infatti, l’arte imbrogliona mercanteggiante, fonda la sua ricchezza e successo  sull’astuzia ingannevole utilizzando l’arte del “raggiro”componendo con le parole quella retorica squisitamente contorta e truffaldina “. Vedi l’arte concettuale di Marcel Duchamp (ebreo giacobino) e associati Avanguardisti Concettuali come i pittori, i poeti, i letterati tutti legati a quel filo rosso che li dirigeva dall’Arca.

L’arte Figurativa ferita, che l’Arte Moderna voleva assolutamente morta per sempre,  Oggi può liberarsi dall’abbraccio mortale dei confabulatori dialettici tornado a dipingere quello che gli pare dando il valore all’opera in se, non la determina il Battitore d’Asta in quanto “tutto è Arte e tutto non è arte” come diceva il buon Lucio Fontana scoraggiato.

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Foto 1:   I Martiri Romanov: “La Madre e le vergini ” Sullo sfondo le immagini sacre

Hunt for missing Romanov treasures

Foto n. 2:  Il Patibolo ” La stanza del Martirio” priva di Icone e arredi

i trucidati Romanov

Foto 3: La “Sacra Famiglia” santificata nella logica estetica modernizzata occidentale


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